Carta Dedicata a te, arrivano i nuovi importi con il decreto attuativo

La legge di Bilancio per il 2023 prevede la carta “Dedicata a te”, si tratta di una carta ricaricata pre-pagata che i nuclei familiari a basso reddito (Isee inferiore a 15.000 euro) hanno ricevuto nel mese di luglio. La carta poteva essere utilizzata per l’acquisto di beni alimentari. L’articolo 2 comma 1 secondo periodo del DL n. 131/2023 ha poi modificato la norma e ora la carta Dedicata a te sarà nuovamente caricata, vediamo con quali importi.

I nuovi importi nella carta Dedicata a te

Il decreto legge 131 del 2023 ha previsto un incremento dei fondi disponibili per la carta “Dedicata a te”. In questo caso gli importi caricati sulla carta già recapitata ai cittadini con reddito Isee inferiore a 15.000 euro potranno essere utilizzati per l’acquisto di carburanti per auto. Gli importi caricati saranno pari a 77,20 euro e potranno essere utilizzati per acquisto di gasolio, benzina, metano e Gpl per il trasporto. In alternativa può essere utilizzata per l’acquisto di abbonamenti a mezzi di trasporto pubblico.

Ricordiamo che le carte inviate sono state 1 milione e 300 mila, ma per non perdere gli importi, il primo acquisto con la carta doveva essere effettuato entro il 15 settembre 2023. Nel caso di mancato uso, la carta è annullata e le somme introitate nuovamente al sistema. Questo implica che ad oggi le carte “dedicata a te” attive potrebbero essere meno di quanto previsto.

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Decreto attuativo, arrivano le nuove somme per acquisto carburanti

Dopo l’introduzione del nuovo contributo, il Mimit, di concerto con il MEF e con il Masaf ha emanato il decreto che reca le disposizioni attuative ed applicative della social card, di conseguenza a breve saranno disponibili le somme aggiuntive rispetto ai 382,50 euro precedenti.

Per coloro che non sono riusciti a ritirare le Carte o a effettuare il primo pagamento entro il 15 settembre scorso, Poste Italiane provvederà a consegnare la Carta attraverso gli uffici postali. In questo caso saranno caricate entrambe le somme (382,50 euro + 77,20 euro).

I soggetti che ricevono ora la carta acquisti Dedicata a Te dovranno fare il primo acquisto/pagamento entro il 31 gennaio 2024, pena la decadenza del beneficio.

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Aperta la piattaforma per la cessione del credito Poste Italiane

Poste Italiane ha comunicato la riapertura della piattaforma per la cessione del credito da Superbonus e altri bonus edilizi a partire dal giorno 3 ottobre 2023. Ecco le condizioni di acquisto.

Aperta la piattaforma per la cessione del credito di Poste Italiane

Dal momento della riattivazione Poste Italiane valuta l’acquisto dei crediti d’imposta unicamente da soggetti persone fisiche che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni). La richiesta di cessione del credito da parte dei cedenti non implica la conclusione dell’accordo, lo stesso si intende concluso solo al momento dell’accettazione della proposta di Poste Italiane.

Possono accedere alla cessione del credito Poste Italiane solo i clienti che hanno un conto BancoPosta, per inoltrare la richiesta è necessario identificarsi sulla piattaforma attraverso lo Spid, che può essere stato rilasciato da qualunque provider.

Nell’istanza deve essere indicato anche un indirizzo di posta elettronica, infatti tutte le comunicazioni tra cedente e Poste Italiane avvengono esclusivamente con questo mezzo.

Condizioni della cessione del credito con Poste Italiane

Nel comunicato Poste Italiane indica anche le condizioni della cessione del credito. In primo luogo possono essere ceduto crediti maturati esclusivamente da Persone fisiche, non imprese, che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni). Poste Italiane, dunque, al momento non acquista nessun credito d’imposta che sia stato oggetto di precedente trasferimento, inclusi i crediti d’imposta maturati a seguito di sconto in fattura.

Inoltre l’istituto valuta proposte di cessione del credito esclusivamente nel caso in cui il cedente si sia avvalso della collaborazione di:

  • Un intermediario fiscale riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate per effettuare la trasmissione del “modulo di esercizio dell’opzione di cessione del credito d’imposta” all’Agenzia delle Entrate.
  • Un asseveratore.

Quali crediti acquista Poste Italiane con la cessione del credito?

Possono avvalersi della cessione i contribuenti che abbiano eseguito una di queste opere:

  • Superbonus 110%, credito d’imposta ai sensi dell’art.119 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020);
  • Ecobonus ordinario (efficienza energetica e installazione di impianti fotovoltaici), ai sensi dell’art. 14 del DL n. 63/2013 e dell’art.16-bis, comma 1, lettera h) del Tuir;
  • Sismabonus ordinario (misure antisismiche), ai sensi dell’art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del DL n. 63/2013;
  • Ristrutturazione (recupero patrimonio edilizio), ai sensi dell’art. 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del Tuir;
  • Recupero o restauro facciate, ai sensi art. 1, comma 219 e 220, della L. n. 160/2019;
  • Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ai sensi dell’art.16-ter del DL n. 63/2013;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche, ai sensi dell’art. 119-ter del Decreto Rilancio, a fronte di spese sostenute dal 1° gennaio 2022.

Percentuali del credito riconosciute da Poste Italiane

La cessione del credito, come risaputo, prevede comunque che il cessionario abbia un margine di guadagno, questo implica che il cedente non riceve quanto maturato nel cassetto fiscale, ma di meno. Si tratta però di una caratteristica comune a tutti i cessionari, anche se alcuni possono essere più vantaggiosi. Queste sono le percentuali riconosciute da Poste Italiane:

  • 94 euro per ogni 110 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi relativi al Superbonus 110 con recupero in 4 anni (pari all’85,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
  • 84,5 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 5 anni (pari all’84,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
  • 70 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 10 anni (pari al 70% del valore nominale del credito d’imposta maturato).

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I paletti al Superbonus 90%, reddito e abitazione principale

Il Superbonus continua a creare confusione, si è detto che è possibile usufruire della detrazione al 110% fino al 31 dicembre 2023 per coloro che al 30 settembre 2022 avevano realizzato il 30% dei lavori, per tutti gli altri sarà possibile usufruire per i lavori eseguiti nel 2023 del Superbonus al 90%. Per i lavori del 2024 la percentuale della detrazione fiscale scende al 70%. Quali sono però gli altri paletti al Superbonus?

I paletti del Superbonus 90%

Quando con il decreto Rilancio si è provveduto all’introduzione del Superbonus 110% i limiti erano davvero pochi, si poteva ottenere cessione del credito e sconto in fattura, era possibile ottenere i benefici fiscali per la prima casa e per qualunque altro immobile, inoltre non c’erano limiti di reddito. Bastava recuperare due classi energetiche per avvalersi dei benefici fiscali su lavori trainanti e trainati. Con il tempo le cose sono cambiate. Ecco quindi i paletti al Superbonus 90%.

Si può ottenere la detrazione fiscale al 90% solo per i lavori di efficientamento energetico sull’abitazione principale. Su questo punto occorre però precisare che l’Agenzia delle Entrate con la risposta a Interpello 377 del 10 luglio 2023 ha precisato, in riferimento a un immobile demolito e poi ricostruito che il requisito della dimora abituale deve sussistere al momento del termine dei lavori o entro il 31 dicembre 2023.

I limiti di reddito per poter usufruire del Superbonus 90%

Paletti al Superbonus sono previsti anche per quanto riguarda il reddito, infatti la regola generale è che per poter usufruire delle detrazioni fiscali il reddito, calcolato con il Quoziente familiare non deve essere superiore a 15.000 euro. Ma cosa vuol dire esattamente? Ecco i reali limiti:

  • single, reddito 15.000 euro (in questo caso il reddito con quoziente familiare coincide con quanto effettivamente percepito);
  • coppia, soglia di reddito 30.000 euro;
  • single con un figlio a carico, reddito percepito fino a 22.500 euro;
  • coppia con un figlio, 37.500 euro;
  • coppia con due figli, 45.000 euro;
  • coppia con più di 2 figli, 60.000 euro.

Molti hanno criticato la scelta di inserire un reddito come limite alla possibilità di usufruire del Superbonus, specialmente per i lavori iniziati dopo 17 febbraio 2023, data in cui entra in vigore il decreto blocca cessioni che di fatto ha bloccato l’accesso alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Con i limiti di reddito visti, infatti non vi è sufficiente capienza fiscale per potersi avvalere in pieno delle detrazioni fiscali che deriverebbero dal Superbonus.

Ricordiamo nel frattempo che per coloro che hanno crediti fiscali maturati prima del decreto blocca cessioni, a breve sarà ripristinata la piattaforma di Poste Italiane per la cessione del credito. La stessa sarà attiva a partire da ottobre ma solo per le prime cessioni.

Per saperne di più, leggi l’articolo: Cessione del credito, Poste Italiane riapre la piattaforma

Cessione del credito, Poste Italiane riapre la piattaforma

Buone notizie per chi ha crediti incagliati generati da bonus edilizi come Superbonus e bonus ristrutturazione. Poste Italiane ha annunciato il giorno 8 agosto 2023 che aprirà presto la piattaforma per la cessione del credito. Ecco le condizioni.

Poste Italiane, riapre la piattaforma per la cessione del credito: le condizioni di acquisto

La notizia della riapertura della piattaforma per la cessione del credito è arrivata in seguito alla diffusione della notizia che per villette e unifamiliari si può usufruire della proroga del Superbonus al 31 dicembre 2023. È stata diffusa con una scarna nota stampa in cui sono indicate anche le condizioni principali attraverso le quali sarà effettuata la cessione del credito.

Naturalmente la cessione può riguardare solo crediti fiscali maturati prima dell’entrata in vigore dello stop alla cessione del credito prevista dal decreto legge 11 del 16 febbraio 2022.

Poste Italiane permetterà le operazioni di cessione del credito esclusivamente a soggetti privati/ persone fisiche, non vi potranno quindi accedere le imprese.

Inoltre l’importo del credito cedibile sarà ridotto a 50.000 euro. Questo consentirà di effettuare operazioni in favore di più famiglie, si ricorda che si potrà accedere solo per prime cessioni. Poste Italiane nella nota sottolinea che si tratta di un’iniziativa in linea con le indicazioni del Governo che conferma il sostegno costante di Poste Italiane alle famiglie e al sistema Paese.

Quando iniziano le operazioni di cessione del credito di Poste Italiane?

Attualmente non sappiamo le condizioni di acquisto, cioè non sappiamo quale percentuale del credito viene riconosciuta, molto probabilmente le stesse saranno in linea con quelle già praticate da altri soggetti, come Intesa Sanpaolo e Unicredit, cioè gli unici due intermediari finanziari che in questo momento stanno effettuando operazioni di cessione del credito.

Deve inoltre essere ricordato che Poste Italiane ha annunciato la riapertura della piattaforma per la cessione dei crediti da bonus edilizi, ma la stessa comunque avviene agli inizi di ottobre. Naturalmente se nel frattempo non vi sono cambiamenti.

La riapertura della piattaforma per la cessione del credito di Poste Italiane era stata già annunciata dal sottosegretario al MEF Lucia Albano nella sua risposta scritta all’interrogazione parlamentare del mese di luglio 2023.

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Poste Italiane assume, i profili ricercati e modalità di candidatura

Poste Italiane periodicamente avvia campagne di reclutamento del personale, ottime occasioni si stanno aprendo in questo periodo infatti è alla ricerca di 205 laureati, quindi non i classici porta lettere, ma opportunità di inserimento con un buon inquadramento contrattuale e possibilità di crescita. Ecco dove Poste Italiane assume e i profili ricercati.

Percorso per le assunzioni in Poste Italiane

Poste Italiane assume, in questo caso di tratta di laureati, le posizioni sono aperte in numerose Regioni e il candidato fin dall’invio del proprio curriculum può esprimere la propria preferenza.

Le modalità di candidatura sono particolarmente interessanti, infatti è previsto che il candidato invii il proprio curriculum con la candidatura. I profili più interessanti saranno ricontattati e invitati all’evento di Virtual Recruiting Day che si terrà online. Il processo per l’invio delle candidature è iniziato il 23 giugno 2023, giorno di pubblicazione del bando e sarà possibile presentare la domanda fino al giorno 4 settembre 2023 alle ore 23:59.

Le posizioni aperte si trovano in:

  • Lombardia;
  • Lazio;
  • Veneto;
  • Piemonte;
  • Friuli-Venezia Giulia;
  • Sardegna;
  • Toscana;
  • Liguria;
  • Emilia-Romagna.

Per chi fosse interessato vi è l’opportunità anche di importare direttamente il curriculum presente su Linkedin.

Poste Italiane assume: il candidato ideale

La posizione lavorativa da occupare sarà di consulente finanziario, di conseguenza sono preferite persone con laurea attinente al settore commerciale-finanziario. Il candidato ideale inoltre ha ottime doti comunicative ed è in grado di utilizzare i principali software informatici, tra cui il pacchetto Office con il quale pianifica ed organizza efficacemente le sue attività. Naturalmente non devono mancare entusiasmo e volontà di mettersi in gioco.

Si è detto che i candidati con un profilo ritenuto attinente saranno invitati all’evento online Virtual Recruiting Day. Al termine di questo inizierà il vero percorso di selezione. Terminato questo i candidati ritenuti migliori per le posizioni da ricoprire saranno assunti con un contratto da lavoratore dipendente e per loro inizierà un percorso di formazione e sviluppo personale.

Per chi è interessato a lavorare con una grande e solida azienda come Poste Italiane il consiglio è di visionare costantemente la pagina “lavora con noi” del sito di Poste Italiane.

Per chi è alla ricerca di un lavoro, ricordiamo che a breve dovrebbe essere pubblicato il bando per il concorso all’Agenzia delle entrate, inoltre si è in attesa del maxi concorsone per la Regione Campania.

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Tra le novità vi sono anche le nuove modalità di svolgimento dei concrosi. Per saperne di più leggi:

Concorsi pubblici, con il decreto Pubblica Amministrazione salta l’orale

Cessione del credito, arrivano le nuove banche

Chi ha eseguito lavori di ristrutturazione edile nei mesi scorsi pensando di potersi avvalere della cessione del credito ha purtroppo trovato spesso le porte chiuse. Questo è dovuto soprattutto al fatto che molti soggetti che avrebbero potuto acquistare i crediti sono al limite della capienza fiscale e a ciò si aggiunge che i controlli eseguiti sui lavori compiuti hanno spesso rivelato frodi che bloccano i rimborsi da parte dell’Agenzia delle entrate a chi ha acquistato i crediti, la situazione diventa ancora più grave.

In questo mese di maggio 2023 vi sono però buone notizie perché diversi soggetti stanno iniziando a riaprire i canali per la cessione del credito. Ecco di chi si tratta.

Intesa Sanpaolo, conclusi gli accordi che aumentano la capienza fiscale per la cessione del credito

La più grande operazione di apertura di canali per la cessione del credito la sta portando avanti il gruppo Intesa Sanpaolo che sta vendendo i crediti già maturati ad altri soggetti e in particolare a Luiss, ha sottoscritto, inoltre, un accordo con la Salcef Group e con il Gruppo Tosto. Queste cessioni hanno consentito a Intesa Sanpaolo di avere ulteriore capienza fiscale e di conseguenza acquistare nuovi crediti da Superbonus e altri bonus edilizi, come il bonus sisma e il bonus barriere architettoniche.

Attualmente quindi la piattaforma per la cessione di Intesa Sanpaolo è aperta e gli acquisti riguardano crediti minimi di 15.000 euro.

Intesa Sanpaolo per le operazioni di acquisto dei crediti si avvale della collaborazione della società Deloitte specializzata nell’analisi dei crediti. Deloitte chiede infatti prove particolarmente esaustive dei lavori posti in essere, in questo modo non vi è il rischio di acquistare crediti inesigibili.

Altre banche che aprono i canali per la cessione del credito

Tra i cessionari che riaprono i canali c’è inoltre la Cassa di Risparmio di BolzanoSparkasse che mette a disposizione per la cessione del credito da bonus edilizi 20 milioni di euro. Ulteriore capienza fiscale è stata liberata anche da Bpm, questo grazie a un accordo con Sciuker Ecospace.

Tra le società che ancora non hanno aperto alla cessione del credito, ma che stanno lavorando a tale ipotesi, vi sono invece Poste Italiane, Enel X e Credite Agricole.

Ricordiamo che è possibile avere informazioni sui canali di cessione del credito attivi attraverso la piattaforma SiBonus.

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Carta Risparmio Spesa 2023, a chi sarà distribuita a luglio?

È arrivato il decreto attuativo per la Carta Risparmio Spesa 2023 e da luglio le famiglie potranno utilizzarla, ecco chi sono i destinatari, gli importi e come riceverla.

Carta Risparmio Spesa 2023: cos’è?

La Carta Risparmio Spesa 2023 è diretta ai nuclei familiari formati da almeno 3 persone e con un Isee inferiore a 15.000 euro.

Per poterla ottenere non sarà necessario fare alcuna domanda, ma sarà necessario avere una dichiarazione Isee, infatti sarà l’Inps in base ai dati in suo possesso a comunicare ai Comuni quali sono i nuclei familiari che possono beneficiare di questo prezioso aiuto.

Nella legge di bilancio per questa misura sono stati stanziati 500 milioni di euro, per finanziare 1.300.000 carte prepagate del valore di 382,50 euro.

Le famiglie potranno ritirare la Carta Risparmio Spesa, si tratterà di una Postepay, presso l’ufficio postale e potranno utilizzare i fondi disponibili esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari.

La prima cosa da sottolineare è che la carta rappresenta una misura Una Tantum volta ad aiutare le famiglie a superare gli effetti dell’inflazione.

Come utilizzare i fondi

Sarà disponibile nel mese di luglio 2023 e le famiglie dovranno utilizzarla almeno una volta entro il 15 settembre 2023, in caso di inutilizzo, gli importi andranno persi. I fondi non utilizzati saranno redistribuiti tra coloro che hanno ricevuto la Postepay e l’hanno utilizzata.

La Carta Risparmio Spesa 2023 potrà essere utilizzata solo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità presso gli esercizi commerciali aderenti e che abbiano adottato un piano di contenimento dei costi.

Siccome i fondi sono limitati i fondi andranno distribuiti avendo come punto di riferimento dei parametri di priorità, questi sono nuclei 3 persone con Isee non superiore a 15.000 euro:

  • con almeno un membro nato entro il 31 dicembre 2009;
  • almeno un membro nato entro il 31 dicembre 2005;
  • tutti gli altri nuclei con 3 componenti.

Naturalmente la priorità è data ai nuclei con Isee più basso.

Limiti alla Carta Risparmio Spesa 2023

Non tutti i cittadini possono accedere alla Carta Risparmio Spesa, infatti vi sono percettori di altri sussidi che sono esclusi, in particolare non possono ottenere questa Postepay percettori di:

  • reddito di cittadinanza;
  • reddito di inclusione o altra misura di sostegno al reddito;
  • indennità di disoccupazione Naspi o Discoll;
  • indennità di mobilità;
  • cassa integrazione guadagni;
  • fondi di solidarietà per l’integrazione al reddito.

Poste Italiane assume: alla ricerca di 3000 dipendenti

Poste Italiane periodicamente avvia campagne di reclutamento di risorse umane e per il mese di maggio 2023 dovrebbero essere 3000 i nuovi ingressi e rispetto al passato le figure professionali richieste sono molto diversificate. Ecco per chi ci sono possibilità nei prossimi mesi e quali sono i profili più richiesti da Poste italiane.

Poste Italiane assume: quali sono i profili maggiormente richiesti

Naturalmente quando Poste Italiane assume i profili maggiormente ricercati sono quelli da porta lettere, in questo caso per poter partecipare alla selezione è necessario essere in possesso della patente di guida e idoneità alla guida del mezzo in uso per Poste Italiane, cioè il liberty. Non è più invece richiesto il punteggio minimo del diploma 70/100 e voto di laurea 102/110.

Nel tempo le attività condotte da Poste Italiane si sono moltiplicate, infatti non si occupa solo dello smistamento della corrispondenza, anche attraverso il corriere SDA, ma propone ai clienti prodotti assicurativi e previdenziali, prodotti di investimento di varia natura, piani tariffari per telefonia fissa e mobile, internet, servizi bancari. Molte operazioni inoltre possono essere compiute dai clienti direttamente da casa attraverso l’home banking.

Naturalmente per offrire tutte queste prestazioni è necessario avere personale qualificato e con mansioni diversificate. Proprio per questo motivo Poste Italiane non assume solo porta lettere, è alla ricerca anche informatici, consulenti finanziari, operatori agli sportelli, responsabili acquisti, addetti allo smistamento, addetti ai call center.

Competenze preferenziali per le assunzioni di Poste Italiane

Per i vari profili professionali sono previsti requisiti diversi e soprattutto si accede alle posizioni dopo aver affrontato delle prove che non possono certo essere definite concorsuali, ma si parte dalla valutazione dei titoli e si sostengono dei colloqui. In alcuni casi sono previste anche prove pratiche.

Particolari requisiti sono richiesti per coloro che decidono di inviare la loro candidatura per i ruoli di consulenti nel settore assicurativo e finanziario devono avere preferibilmente una laurea in materie economiche e finanziarie, inoltre sono preferiti coloro che hanno già esperienze lavorative maturate in questi settori.

Per i vari profili è comunque richiesta un’ottima conoscenza dei più importanti strumenti informatici, infatti gran parte del lavoro sarà comunque svolta al computer.

Per candidarsi occorre andare sul sito di poste italiane e cercare la voce “lavora con noi”. Qui è possibile candidarsi nella senzione generica, oppure andare a controllare le posizioni aperte e quindi candidarsi per il singolo profilo professionale.

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Superbonus: Banche e Poste Italiane riaprono alla cessione del credito

Il Superbonus sta mettendo in difficoltà numerose famiglie, non solo per le nuove misure ma anche per i crediti incagliati che stanno mettendo a rischio molti proprietari.

Cessione del credito: al lavoro per sbloccare i crediti incagliati

Il Superbonus ha avuto un percorso molto travagliato, infatti dopo i primi mesi, iniziano a venire i nodi al pettine. Le imprese hanno ormai terminato la capienza fiscale, quindi le uniche possibilità per i proprietari che hanno maturato dei crediti, e a loro volta non hanno capienza, è la cessione del credito a banche e intermediari finanziari.

Questi secondo le stime avrebbero ancora capienza fiscale, ma l’aumento delle responsabilità in caso di truffe con i lavori sul Superbonus hanno di fatto reso la strada in salita e già dalla scorsa estate, oltre ad aver reso le condizioni poco convenienti, hanno iniziato a chiudere all’ipotesi di acquisto dei crediti derivanti dal Superbonus. Ciò ha messo in difficoltà le famiglie che avevano già iniziato i lavori e che si sono ritrovate a dover anticipare i soldi per sbloccare i cantieri contraendo anche debiti, oppure hanno cantieri aperti e in molti casi sono fuori casa.

Le ultime misure del Superbonus

Il Governo ha quindi deciso con il decreto Aiuti Quater di ridurre le percentuali di credito d’imposta che si possono maturare e con il decreto Cessioni del 16 febbraio ha bloccato le nuove cessioni, anche se si sta lavorando ad alcune ipotesi residue. Di conseguenza ora i proprietari potranno fare affidamento solo sulla propria capienza fiscale. Resta però il problema per chi in passato aveva fatto affidamento sulla cessione del credito e ora si ritrova crediti deteriorati. Per queste persone il governo sta lavorando a diverse ipotesi.

Banche e Poste italiane riaprono l’acquisto dei crediti del Superbonus

Il Ministro Giorgetti ha però dichiarato che già nei prossimi giorni saranno riaperte le piattaforme per la cessione del credito di Poste Italiane e di alcune banche. Questo vuol dire che le famiglie più veloci a sfruttare tale opportunità potranno cedere i loro crediti.

A sciogliere questo importante nodo sono state le trattative poste in essere con banche, assicurazioni e Poste Italiane dal Governo. Si ricorda che attualmente sono incagliati circa 20 miliardi di euro di crediti e secondo le dichiarazioni presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato (Fdi) a breve si opterà per il riconoscimento della possibilità di utilizzare i crediti con il modello F24.

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Sportello Unico Polis di Poste Italiane: tutti i servizi

Nel mondo di Poste Italiane sta arrivano una vera e propria rivoluzione che inizialmente coinvolgerà solo 18 comuni per poi essere ampliata in tutti i comuni sotto i 15.000 abitanti. Saranno infatti implementate le pratiche da poter svolgere presso gli uffici postali che diventeranno così una vera e propria succursale degli uffici della Pubblica Amministrazione e saranno disponibili per innumerevoli servizi tra cui richiesta e rilascio della Carta di Identità. Ecco i dettagli dell’operazione denominata Sportello Unico Polis.

Cosa si potrà fare allo Sportello Unico Polis di Poste Italiane?

Lo Sportello Unico Polis è un progetto finanziato con i fondi Pnrr, i primi tre sportelli saranno attivi nel mese di marzo nelle città di Fara in Sabina, in provincia di Rieti, San Felice in Circeo, in provincia di Latina, e Compagnano di Roma. I servizi dello Sportello Unico Polis saranno poi ampliati in altri 15 comuni e, infine, il progetto dovrebbe essere esteso in tutta Italia. Per la fine del 2023 dovrebbero essere attivi 1.500 sportelli dislocati in tutta Italia.

I servizi di Poste Italiane presso questi sportelli saranno implementati anche attraverso totem digitali dove ognuno in piena autonomia potrà operare. Ricordiamo che ad oggi Poste Italiane è al fianco delle persone per conti corrente, assicurazioni, pagamenti, spedizioni e tanti altri servizi. Ora il progetto è affiancare la Pubblica Amministrazione, proprio per questo si potrà:

  • richiedere la carta di identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile, certificati anagrafici, autodichiarazione di smarrimento dei documenti, denuncia di detenzione e trasporto di armi.
  • Certificati giudiziari;
  • atti del catasto, ad esempio planimetrie;
  • Isee;
  • documenti Inps, come l’estratto contributivo e il certificato Obis;
  • estratto conto posizioni debitorie, riemissione del codice fiscale;
  • rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente;
  • duplicato di tessera sanitaria e servizio CUP ( Centro Unico di Prenotazione) per la prenotazione di esami e visite mediche.

Grazie agli sportelli virtuali, il soggetto interessato potrà richiedere i documenti elencati e in pochi minuti ottenerli. Per poter effettuare le operazioni sarà necessario avere a disposizione uno Spid.

Sportello Unico Polis di Poste Italiane per postazioni co-working all’insegna del risparmio

Non solo lo Sportello Unico Polis, ma anche postazioni digitali attive h24 con cui sarà possibile usufruire in autonomia di numerose prestazioni. Saranno inoltre attivate postazioni per il co-working, cioè spazi in cui lavoratori autonomi e professionisti potranno allestire la propria postazione ufficio, condividendo gli spazi con altri lavoratori. Il co-working consente di risparmiare il denaro generalmente utilizzato per l’affitto dei locali perché gli spazi sono condivisi con altri professionisti. Nel caso degli spazi in co-working forniti da Poste Italiane ci sarà anche un basso impatto ambientale perché saranno alimentati con pannelli fotovoltaici.

L’obiettivo del progetto di Sportello Unico Polis è implementare i servizi nei piccoli comuni in modo che possano avere lo stesso livello di efficienza degli sportelli delle grandi città e dare una spinta allo sviluppo economico nazionale.