Concorso allievi Polizia di Stato aperto ai civili 1188 posti. Scarica il bando

È appena stato pubblicato il bando per il concorso 1188 allievi Polizia di Stato aperto anche ai civili. Ecco le informazioni essenziali per partecipare.

Chi può presentare la domanda per il concorso allievi Polizia di Stato

Avevamo annunciato ieri che oggi sarebbe stato pubblicato con molta probabilità il bando per il concorso Polizia di Stato, effettivamente le promesse sono state mantenute.

Come anticipato, per poter partecipare è necessario avere compiuto il 18° anno di età e non aver compiuto il 26° anno. Come per tutti i concorsi pubblici, è necessario essere in possesso del godimento dei diritti civili e politici, inoltre è necessario essere in possesso delle qualità di condotta morali previste dall’articolo 35 comma 6 del decreto legislativo 165 del 2001.

I candidati devono essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore che dia accesso ai corsi universitari. Il bando richiede inoltre requisiti di efficienza fisica, idoneità fisica, psichica e attitudinale.

Come presentare la domanda?

La domanda deve essere presentata telematicamente ma l’accesso può essere effettuato solo utilizzando le credenziali SPID oppure con CIE inoltre nella compilazione della domanda deve essere indicato un indirizzo di posta elettronica certificata personalmente intestata. Il sito dove presentare la domanda è: https://concorsionline.poliziadistato.it

Per compilare la domanda basta seguire le indicazioni contenute nel modulo online. I posti disponibili per il concorso allievi polizia di Stato, come anticipato, sono 1188, ma 13 sono riservati a coloro che hanno un attestato di bilinguismo (lingua italiana e tedesco).

Le prove per il concorso allievi Polizia di Stato

Come accennato nel precedente articolo, le prove saranno 4:

  • prova scritta;
  • prova di efficienza fisica;
  • accertamenti dell’idoneità psico-fisica;
  • accertamenti dell’idoneità attitudinale.

Il mancato superamento anche di una sola delle prove porta all’esclusione dal concorso.

Deve però essere sottolineato una cosa importante. Le candidate in stato di gravidanza saranno ammesse d’ufficio e potranno sostenere le prove fisiche e gli accertamenti fisici, psichici e attitudinali nella prima sessione utile nel successivo concorso. Ciò anche in deroga ai limiti di età.

Per quanto riguarda la prova scritta, resta inerente la cultura generale,  nel bando si sottolinea che avverrà la pubblicazione della banca dati dalla quale saranno estrapolate le domande. La banca dati sarà pubblicata 20 giorni prima della data di inizio della prova scritta.

La data della prova scritta sarà resa nota il 25 novembre 2022 con pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale.

Saranno convocati alla prova fisica i primi 2.400 candidati che si saranno collocati in graduatoria (oltre ovviamente a coloro che hanno pari punteggio rispetto al numero 2.400). La data della prova fisica e delle ulteriori prove psico- attitudinali sarà pubblicata il 17 gennaio 2023.

Ricordiamo che la prova fisica consiste in corsa, salto in alto e piegamenti sulle braccia.

Accertamenti medici necessari

Ricordiamo che è necessario portare con sé nel giorno delle prove fisiche  i seguenti accertamenti:

  • esame emocromocitometrico;
  • esame delle urine;
  • creatinenimia;
  • gamma GT;
  • glicemia;
  • GOT;
  • GPT (ALT);
  • HbsAg;
  • Anti HbsAg;
  • Anti Hbc;
  • Anti HCV;
  • infine. uno tra TINE test, intradermoreazione di Mantoux, Quantiferon test.

Occorre portare certificato anamnestico, visita cardiologica con EGC, esame audiometrico. Rimandiamo al bando allegato in basso per le informazioni di dettaglio.

Per quanto riguarda la costituzione fisica si ricorda che è necessario avere massa grassa dell’organismo non inferiore al 7% e non superiore al 22% per gli uomini, mentre per le donne non inferiore al 12% e non superiore al 30%.

Se il candidato supera gli accertamenti fisici, può passare a quelli psichici e poi attitudinali.

A questo punto si procederà a stilare la graduatoria definitiva.

Scarica il bando seguendo il link https://www.poliziadistato.it/statics/28/bando-1188-aa-2022..pdf

Concorso Corte dei Conti per 94 amministrativi. Bando

Prende il via la procedura per l’assunzione di 94 impiegati amministrativi presso la Corte dei Conti e l’Avvocatura di Stato. Sarà possibile inviare la propria candidatura entro il 20 settembre 2022. Ecco i requisiti e le modalità di iscrizione al concorso Corte dei Conti.

Concorso Corte dei Conti

Il concorso prevede l’assunzione di 94 unità di personale, di queste 80 saranno collocate presso la Corte dei Conti e 14 presso l’Avvocatura di Stato. I requisiti professionali previsti per poter partecipare alla procedura di concorso Corte dei Conti e Avvocatura di Stato sono laurea magistrale in:

  • Giurisprudenza (LMG/01);
  • Scienze delle Pubbliche Amministrazioni (LM-52);
  • Scienze delle pubbliche amministrazioni (LM – 63);
  • Relazioni internazionali (LM – 52) ;
  • Scienze della politica (LM – 62);
  • Scienze dell’Economia (LM – 56) ;
  • Scienze economico-aziendali (LM – 77);
  • laurea specialistica (LS) ex D.M. 509/1999;
  • diploma di laurea (DL) conseguito con ordinamento previgente al D.M. 509/1999, equiparati ai sensi del decreto interministeriale del 9 luglio 2009.

Come iscriversi al concorso

Per poter partecipare al concorso è necessario presentare la propria candidatura telematicamente entro il 20 settembre alla seguente pagina https://concorsi.corteconti.it/ . Occorre andare alla sezione “concorsi attivi” e selezionando il concorso C100-3F3 GIURIDICO 94 POSTI . Per poter accedere è necessario avere un codice SPID. Al momento della presentazione della domanda è necessario indicare anche un indirizzo PEC. È inoltre previsto il versamento della tassa di concorso di 10 euro.

Le prove di concorso

Il concorso Corte dei Conti prevede due prove scritte e una prova orale. Nel caso in cui il numero delle candidature sia superiore a 700 è possibile stabilire una prova preselettiva consistente in 100 quesiti a risposta multipla nelle stesse materie oggetto della prova scritta. La graduatoria sarà formata con l’ammissione di un numero di candidati pari a 5 volte i posti a concorso.

La prima prova scritta dura quattro ore e consiste nello svolgimento di un elaborato contenente argomentata risposta a due quesiti sulle seguenti materie:

  • a) diritto costituzionale e/o diritto comunitario;
  • b) diritto civile e diritto commerciale, con riferimenti al diritto processuale civile.

La seconda prova scritta dura tre ore e consiste:

  • a) nello svolgimento di un elaborato su diritto
    amministrativo, sostanziale e processuale;
  • b) nella redazione di una circolare, di un verbale o nella soluzione di un caso concreto, attinenti all’attività lavorativa e alle mansioni del profilo di cui al presente bando.

Sono ammessi alla prova orale i candidati che hanno riportato un voto di almeno 70/100 a ciascuna prova.

Prova orale

La prova orale consiste in un colloquio nelle seguenti materie :

a) diritto penale (reati contro la pubblica amministrazione);
b) diritto internazionale pubblico;
c) rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione;
d) legislazione sulla Corte dei conti;
e) ordinamento dell’Avvocatura dello Stato;
f) lingua straniera, a scelta del candidato, tra inglese e francese;
g) elementi di informatica giuridica, utilizzo di Internet, posta elettronica, PEC e firma digitale: conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse .
2. La prova orale sulla conoscenza della lingua straniera consiste in esercizi di lettura, traduzione e conversazione, finalizzata alla valutazione della conoscenza da parte del candidato della lingua inglese o francese.

Per informazioni scarica il bando corte-dei-conti-bando-concorso-personale-amministrativo

Puoi trovare info per i concorsi

 

Agricoltura, maxi-asta per acquistare i terreni abbandonati e finanziamenti a tasso zero per giovani e donne

Arriva la nuova maxi asta sul terreni abbandonati: le operazioni di acquisto saranno gestiste da Ismea. In tutta Italia, saranno 19.800 gli ettari che andranno alla compravendita dei terreni. Si tratta di terre coltivabili per un valore di asta totale di 312 milioni di euro. Fino a questo momento sono stati aggiudicati 349 terreni per un totale di 13 mila ettari. Il totale delle aziende agricole investite dalla maxi asta è di 827. Le operazioni di acquisto dei terreni abbandonati, inoltre, rientrano negli incentivi sui finanziamenti a tasso zero e agevolati per gli under 41 e per l’imprenditoria femminile.

Maxi asta dei terreni agricoli abbandonati, in quali regioni ci sono più opportunità?

La maxi asta per l’acquisto dei terreni abbandonati rientra nel quinto bando lanciato tramite la Banca delle terre agricole, l’istituto che fa capo al ministero dell’Agricoltura nato nel 2016 per assegnare i terreni pubblici che si trovino in stato di semiabbandono. Il quinto bando della maxi asta riguarda, principalmente, terreni destinati a seminativi per circa il 50% del totale. Per il resto, il 22% riguarda terreni è riservato a pascoli e prati, mentre il restante è suddiviso tra uliveti, boschi, agrumeti, frutteti e vigneti. In Sicilia c’è la più ampia fetta dei terreni da assegnare (il 33%), seguita dalla Basilicata e dalla Sardegna con il 12%, dalla Toscana con l’11%, dalla Puglia con il 9%, dalla Calabria con il 6%, dall’Emilia Romagna con il 5% e, infine, dal Lazio con il 4%. La provincia di Matera è quella con la maggiore estensione dei terreni da assegnare tramite asta: circa 1.825 ettari.

Agricoltura, come si sono svolte le precedenti aste per l’assegnazione dei terreni pubblici in stato di abbandono?

Nei precedenti quattro bandi di asta delle terre abbandonate, sono stati già assegnati 349 terreni per un totale di più di 13 mila ettari. L’assegnazione ha riguardato il 42% dei terreni che erano stati messi all’asta. Quanto incassato dall’Ismea dalla maxi asta viene messo a disposizione per interventi che vadano a sostenere i nuovi agricoltori. Nei precedenti bandi, con le aste sono andati esauriti i terreni del Veneto e quasi tutti quelli della Lombardia. In Abruzzo e nelle Marche le percentuali di aggiudicazione sono state del 75%, in Umbra del 70%.

Chi può partecipare all’asta per l’acquisto dei terreni agricoli abbandonati?

Chiunque può partecipare gratuitamente alla maxi asta per l’assegnazione dei terreni agricoli abbandonati. Le agevolazioni sono previste per gli acquirenti dai 18 ai 41 anni di età. Per l’imprenditoria giovanile, infatti, è possibile procedere con il pagamento del prezzo d’asta del terreno a rate mediante un mutuo ipotecario. Il piano di ammortamento può arrivare a 30 anni. Tuttavia, il piano di ammortamento a un tasso di mercato può riguardare chiunque, in quanto non si configura come un aiuto di Stato. Il bando di riferimento è inserito all’interno del Programma di sviluppo rurale (Psr). Ma sono previste agevolazioni specifiche anche nell’ambito del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Ragione per la quale il 2022 potrebbe rivelarsi un anno particolarmente vantaggioso per investire nell’agricoltura.

Agricoltura, maxi asta terreni abbandonati: come si fa a presentare un’offerta?

Per chi fosse interessato a presentare un’offerta sui terreni agricoli abbandonati può farlo sul sito Ismea, nella sezione “Banca delle terre”. La scadenza per presentare le offerte, in tutte le regioni, è fissata alla mezzanotte del 5 giugno 2022. Sul sito si possono consultare le modalità di partecipazione alla maxi asta e le caratteristiche dei terreni oggetto di passaggio. Per partecipare al bando Ismea è inoltre necessario il deposito cauzionale del 10% del valore a base d’asta di ciascun terreno. Chi presenta l’offerta per i terreni è vincolato per 180 giorni.

Maxi bando per l’acquisto all’asta di terreni agricoli abbandonati: quali incentivi per le donne?

Ulteriori facilitazioni sono previste per l’imprenditoria femminile e per l’acquisto dei terreni agricoli abbandonati da parte delle donne. Infatti, oltre alle possibilità riservate agli under 41 anni, la legge di Bilancio 2022 ha previsto dotazioni finanziarie per le donne nella misura “Più impresa”. Mediante questa misura, le donne hanno la possibilità di finanziare l’acquisto del terreno con un finanziamento a tasso zero e garanzia del 120% del valore del terreno. Inoltre, a differenza dei finanziamenti agevolati riservati agli under 41, la misura “Più impresa” non prevede limiti di età. Le adesioni delle donne a questo tipo di finanziamento sembra funzionare. Infatti, il 34% delle domande arriva da donne per avviare una nuova impresa al femminile.

Concorso Vigili del Fuoco 2022: requisiti, scadenza e prove

E’ stato pubblicato da poche ore il bando per il concorso Vigili del Fuoco, sono disponibili 300 posti, è aperto anche a diplomati e si può presentare domanda fino al 28 marzo. Ecco tutti i requisiti e le regole del bando per il concorso Vigili del Fuoco 2022.

Bando e posti riservati

Il nuovo Bando per il concorso vigili del fuoco 2022 prevede una procedura per titoli ed esami, questo vuol dire che sarà accreditato un punteggio per i titoli di cui è in possesso il candidato e dovranno essere superate delle prove. C’è una quota abbastanza importante di posti riservati. Il 45% dei posti è riservato ai volontari in ferma prefissata delle forze armate.

Un ulteriore 35% dei posti è riservato ai volontari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che alla data di scadenza del termine per la proposizione della domanda, cioè il 28 marzo 2022 siano iscritti da almeno 3 anni negli appositi elenchi dei volontari e abbiano prestato servizio per almeno 120 giorni.

Requisiti per partecipare al concorso

I requisiti sono i soliti richiesti per partecipare ai concorsi pubblici, quindi

  • maggiore età;
  • cittadinanza italiana;
  • possesso delle qualità morali e di condotta ( quindi non essere stati condannati per reati non colposi, non essere sottoposti a misure di prevenzione, non essere stati espulsi dalle forze armate, non essere stati destituiti da incarichi pubblici);
  • Possesso dei requisiti fisici, psichici e attitudinali indicati nel decreto del Ministro dell’Interno 4 novembre 2019, n. 166 e successive modificazioni;
  • è inoltre necessario essere in possesso di un diploma di scuola superiore di secondo grado. Durante la compilazione viene richiesto di indicare l’istituto, il luogo e la data del conseguimento del diploma, quindi è bene averlo a portata di mano;
  • infine, non avere superato i 26 anni di età al momento della presentazione della domanda. Il limite dei 26 anni viene elevato a 37 per il personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

La domanda deve essere inviata telematicamente attraverso il sito https://concorsionline.vigilfuoco.it/home . L’accesso alla piattaforma avviene esclusivamente con l’uso del codice SPID. La piattaforma è disponibile dal giorno 26 febbraio 2022 al giorno 28 marzo 2022. Nella compilazione della domanda è richiesto un indirizzo di posta elettronica certificata, quindi è bene procurarsene uno prima di iniziare la compilazione della stessa.

Nella fase della compilazione deve essere anche indicato se si è in possesso dei requisiti per rientrare nelle quote di riserva. Nelle more della verifica dei requisiti tutti i candidati sono ammessi al concorso, naturalmente in un secondo momento sarà verificata la veridicità di quanto dichiarato. I titoli non dichiarati nella fase della presentazione dell’istanza non saranno valutati.

Concorso Vigili del Fuoco 2022: prova preselettiva

Una volta proposta la domanda, saranno calendarizzate le date delle prove. Modalità, termini e data della prova preselettiva saranno indicate il 12 aprile 2022 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie Speciale Concorsi ed Esami e sul sito dei vigili del fuoco: www.vigilidelfuoco.it

La prima prova viene definita preselettiva e verte su:

  • storia d’Italia dal 1861 ad oggi;
  • elementi di chimica
  • quesiti di tipo logico-deduttivo e analitico volti a esplorare le capacità intellettive e di ragionamento;
  • domande volte a verificare la conoscenza degli strumenti informatici di uso comune, applicazioni informatiche di uso comune e lingua inglese.

Sarà formulata attraverso domande a risposta multipla.

La correzione avviene attraverso strumenti automatizzati.

La graduatoria prevede il passaggio alla fase successiva di un numero di candidati pari a 10 volte il numero dei posti messi a concorso, quindi 3000 candidati passeranno alla fase successiva. Sono ammessi i candidati con un punteggio pari al n° 3000.

L’elenco dei candidati ammessi sarà pubblicato sul sito dei vigili del fuoco. Il punteggio di questa prova non concorre a determinare il punteggio finale.

Questa prova potrà essere espletata sia in sedi decentrate, sia in modalità telematica da remoto, come sottolineato le modalità saranno indicate il 12 aprile 2022.

Il giorno della prova il candidato deve avere con sé uno dei seguenti documenti in corso di validità:

  • patente di guida;
  • carta di identità;
  • passaporto;
  • tessera di riconoscimento rilasciata da una Amministrazione dello Stato;
  • altro documento di riconoscimento previsto dall’art. 35 del decreto del Presidente della Repubblica, 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modificazioni.

Concorso Vigili del Fuoco 2022: prove fisiche

Superata la fase preselettiva, ci sarà la seconda fase volta a valutare il possesso dell’efficienza fisica in relazione anche a quelle che saranno le funzioni da svolgere nell’ambito delle mansioni previste per i vigili del fuoco. Per poter partecipare alle prove fisiche i candidati ammessi devono portare con sé il certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica dal quale risulti che non vi sono controindicazioni allo svolgimento delle attività fisiche. Questo può essere rilasciato esclusivamente da:

  • ASL;
  • Federazione Medico Sportiva Italiana;
  • centro federato con la Federazione Medico Sportiva Italiana;
  • oppure un ambulatorio o studio autorizzato dalla regione di appartenenza.

I certificati non devono avere data anteriore a 45 giorni prima della effettuazione della prova.

La prima prova è volta a valutare equilibrio, forza, coordinazione e reazione motoria.

La seconda prova fisica è diretta a valutare la resistenza;

L’ultima prova fisica è volta a valutare l’acquaticità.

Ciascuna prova si ritiene superata se il candidato raggiunge un punteggio di 21/30.

Infine, c’è la valutazione dei titoli, questi possono portare ad un punteggio massimo di 5. I titoli riguardano esclusivamente il possesso di patenti. I punteggi dei titoli non sono cumulabili tra loro.

Tipologia Punti
B 1
BE 2
C1 3
C 4
C1E 5
CE 5
CQC merci 5
D1 3
D 4
D1E 5
DE 5
CQC persone 5

Se nella formazione della graduatoria finale vi sono due candidati con pari punteggio sarà preferito quello più giovane.

Ricordiamo che è ancora possibile candidarsi al concorso VFP1 2022 e al concorso per allievi marescialli. Le informazioni dettagliate sono agli articoli:

Concorso VFP1 2022: il Ministero della Difesa cerca 6.000 volontari

Carabinieri, al via il concorso per allievi marescialli

Assunzioni Pnrr: le 10 professioni più richieste e quelle con più candidature

Ammontano a 1000 le prime assunzioni dal portale InPa per portare avanti i progetti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Si cercano professionisti che diano attuazione, negli enti locali, ai progetti del Fondo Reccovery. Ad oggi, le candidature per i 1000 posti di professionisti sono 61.666: gli interessati hanno inserito il proprio curriculum professionale sul portale InPa predisposto appositamente dal ministero per la Funzione pubblica di Renato Brunetta.

Professionisti da assumere per i progetti Pnrr, ecco le risorse

Le assunzioni dei 1000 professionisti sono finanziate dal decreto sul Reclutamento numero 80 del 2021. Le risorse complessive ammontano a 320,3 milioni di euro che andranno ai professionisti, esperti in varie discipline, soprattutto per la progettazione e la rendicontazione dei progetti inclusi nel Pnrr. Le Pubbliche amministrazioni cercano soprattutto ingegneri, nello specifico civili, ma anche le altre professionalità come architetti, esperti di contabilità pubblica, amministrativi o di appalti, geologi e informatici sono richieste.

Assunzioni nell’ambito del Pnrr, quanti posti sono previsti per il quinquennio 2022-2026?

La premessa delle assunzioni dei 1000 professionisti che riceveranno un incarico a tempo determinato per portare avanti i progetti del Pnrr è che si tratterà solo del primo step di un reclutamento ben più complessivo. Come specificato più volte dal ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, i posti disponibili nell’arco dell’intero prossimo quinquennio potrebbero essere centinaia di migliaia. E che la riserva del 40% per chi svolge incarichi per la Pubblica amministrazione potrebbe portare alla stabilizzazione di buona parte dei professionisti.

Bando 1000 assunzioni InPa, quali sono i professionisti più richiesti?

I professionisti più richiesti per le assunzioni InPa sul Piano nazionale per la ripresa e la resilienza sono gli ingeneri. Nelle varie discipline, incamerano il 32,5% dei posti disponibili. Più dettagliatamente, i posti maggiori sono riservati agli ingegneri civili che comprendono anche uno dei numeri più alti in fatto di candidature. La posizione per la quale ci si è candidati di più è quella degli esperti di gestione, seguita dagli architetti, dagli ingegneri civili e dagli esperti amministrativi e giuridici.

Quali sono le 10 professioni più richieste dal Pnrr nel bando di 1000 posti?

Ecco nel dettaglio le 10 professionalità più richieste tra i 1000 posti dei progetti del Pnrr:

  • ingegneri civili per 105 posti;
  • ingegneri ambientali per 94 posti;
  • esperti amministratiti per 83 posti;
  • esperti giuridici per 80 posti;
  • architetti per 79 posti;
  • geologi per 71 posti;
  • esperti di gestione per 66 posti;
  • ingegneri gestionali per 42 posti;
  • ingegneri energetici per 37 posti;
  • esperti digitali e ingegneri delle telecomunicazioni per 29 posti ciascuno.

Quali sono le altre professionalità richieste dal bando Pnrr da 1000 posti?

Tuttavia, sono numerose le altre professionalità richieste nell’ambito del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. Eccole nel dettaglio:

  • esperti in edilizia per 27 posti;
  • ingegneri chimici per 24 posti;
  • ingegneri informatici per 24 posti;
  • agronomi per 23 posti;
  • biologi per 22 posti;
  • esperti in ambiente per 22 posti;
  • esperti in contabilità pubblica per 15 posti;
  • chimici e fisici per 13 posti;
  • ingegneri generici per 12 posti;
  • esperti rinnovabili per 12 posti;
  • ingegneri idraulici per 12 posti;
  • esperti gestionali per 12 posti;
  • esperti tecnici in appalti per 9 posti;
  • ingegneri dei trasporti per 6 posti;
  • avvocati esperti in diritto ambientale per 6 posti;
  • esperti informatici per 5 posti;
  • esperti statistici per 4 posti;
  • periti chimici per 4 posti.

Quali sono le 10 professioni del bando Pnrr da 1000 posto in cui ci sono più candidati?

Posti messi a disposizione dal bando dei 1000 posti del Pnrr e candidature non sono necessariamente in correlazione. La figura che ha raccolto più candidature è quella degli esperti di gestione, seguita dagli architetti, da varie discipline ingegneristiche, ma anche dagli esperti in materie giuridiche e amministrative. Ecco, nel dettaglio, le dieci professioni che hanno fatto registrare il maggior numero di candidature:

  • esperti di gestione con 7861 candidature;
  • architetti con 6746 candidati;
  • ingegneri civili con 6610 candidati;
  • esperti amministrativi con 6576 candidati;
  • esperti giuridici con 5444 candidati;
  • esperti in contabilità pubblica con 2984 candidati;
  • ingegneri ambientali con 2702 candidature;
  • ingegneri generici con 2386 candidati;
  • esperti in appalti con 2352 candidature;
  • esperti in edilizia con 1988 candidati.

Per quali altre figure professionali ci si è candidati al bando Pnrr?

Non mancano le centinaia di candidature per gli altri profili professionali del bando Pnrr. Risulta utile mettere a confronto il numero dei candidati per il numero di posti disponibili nella professionalità interessata. Ecco le altre candidature nel dettaglio:

  • ingegneri energetici con 1815 candidati;
  • esperti digitali con 1332 candidature;
  • ingegneri gestionali con 1326 candidati;
  • geologi con 1215 candidati;
  • ingegneri delle telecomunicazioni con 967 candidati;
  • avvocati esperti in diritto ambientale con 939 candidati;
  • esperti rinnovabili con 900 candidature;
  • agronomi con 850 candidature;
  • ingegneri dei trasporti con 800 candidati;
  • biologi con 771 candidati;
  • ingegneri idraulici con 711 candidati;
  • esperti informatici con 670 candidature;
  • esperti statistici con 629 candidati;
  • ingegneri informatici con 625 candidati;
  • esperti in ambiente con 545 candidature;
  • esperti gestionali con 445 candidati;
  • chimici e fisici con 301 candidati;
  • ingegneri chimici con 265 candidati;
  • periti chimici con 11 candidature.

Quali sono le regioni italiane che assumeranno di più i professionisti del bando Pnrr?

Infine è importante dare uno sguardo alle regioni che assumeranno più professionalità nell’ambito del bando di 1000 esperti per il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. Al primo posto la Lombardia, seguita dalla Campania, dalla Sicilia e dal Lazio. A seguire la Puglia, il Veneto, l’Emilia Romagna e il Piemonte. Nel complesso, 400 nuove assunzioni arriveranno nelle regioni del Sud Italia e le altre 600 saranno concentrate nelle regioni del Centro e del Nord.

Distribuzione dei 1000 posti tra le regioni italiane del Bando professionisti per il Pnrr

Leggiamo nel dettaglio la distribuzione dei posti tra tutte le regioni italiane del bando di assunzione dei 1000 professionisti del Pnrr:

  • Lombardia 123 posti;
  • Campania 94 posti;
  • Sicilia 83 posti;
  • Lazio 76 posti;
  • Puglia 70 posti;
  • Veneto 66 posti;
  • Emilia Romagna 66 posti;
  • Piemonte 60 posti;
  • Toscana 53 posti;
  • Calabria 41 posti;
  • Sardegna 37 posti;
  • Abruzzo 33 posti;
  • Marche e Liguria 30 posti ciascuna;
  • Friuli Venezia Giulia 26 posti;
  • Basilicata 23 posti;
  • Umbria 22 posti;
  • Molise, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano 19 posti;
  • Valle d’Aosta 14 posti.

Bandi Pnrr Ricerca e Università per le imprese: ecco quelli in uscita nel 2021 e 2022

Già in uscita i bandi per la Ricerca e l’Università dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Nell’ultima parte del 2021 sono attesi quattro avvisi per uno stanziamento di fondi pari a 4,5 miliardi di euro. Il cronoprogramma dei bandi segnerà ulteriori date di uscita nel corso di tutto il 2022.

Bandi Ricerca e Università Pnrr, perché interessano le imprese del privato?

I bandi della Ricerca e dell’Università che usciranno nell’ambito degli interventi del Pnrr saranno aperti a soggetti pubblici e privati. Il che significa che le imprese potranno agire in partenariato con i soggetti pubblici nella realizzazione dei progetti previsti dai bandi stessi. Si tratta di una sinergia tra settore pubblico e imprese del privato che punta a una ricaduta, anche se non diretta, sulle realtà aziendali. La stima è di 45-50 progetti che includeranno la partecipazione delle imprese private.

Come possono partecipare le imprese privati ai bandi del Pnrr Ricerca e Università?

La modalità con la quale le imprese saranno chiamate a partecipare ai bandi in uscita su Ricerca e Università saranno diverse a seconda del tipo di intervento. Per i bandi che prevedano la realizzazione delle infrastrutture di ricerca, le imprese potranno unirsi in consorzi. In quelli inerenti l’innovazione l’obiettivo è, invece, quello di costituire dei poli nei quali le aziende possano partecipare alle attività di ricerca insieme alle università e ai centri di ricerca stessa. Il contributo che le imprese daranno agli ambiti potrà essere finanziato fino al 49% dei costi di esercizio, compresi quelli del personale.

Bandi in arrivo di Ricerca e Università del Piano nazionale di ripresa e di resilienza: quali a dicembre 2021?

Dei bandi in uscita a dicembre sulla Ricerca e Università, quello più corposo riguarda la misura M4 C2 dei centri nazionali. L’importo totale delle risorse messe in campo dal Pnrr è di 1,6 miliardi di euro. Le imprese potranno partecipare in partenariato con enti pubblici e con atenei. Cinque sono gli ambiti di intervento di questa misura:

  • la simulazione, il calcolo e l’analisi dei dati ad alte prestazioni;
  • l’agritech;
  • lo sviluppo della terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna;
  • la mobilità sostenibile;
  • la biodiversità.

Bandi in uscita a dicembre su ecosistemi, infrastrutture, Ricerca e innovazione nell’ambito del Pnrr

Il secondo bando del Pnrr relativo all’ambito della Ricerca e dell’Università è quello relativo alla misura M4 C2 denominata “Ecosistemi innovazione“. In tutto le risorse stanziate dal Pnrr sono pari a 1,3 miliardi di euro. Il bando mirerà alla creazione di 12 nuovi ecosistemi italiani. Il terzo bando, rientrante nella misura M4 C4, riguarderà le infrastrutture di ricerca per 1,08 miliardi di euro. Infine, l’ultimo bando di dicembre 2021 sarà quello delle innovazioni (misura M4 C2) per 500 milioni di euro. Per questi ultimi due bandi è prevista la creazione di circa 30 nuove infrastrutture.

Obiettivo parità di genere nei bandi Ricerca e Università di dicembre 2021

Tra gli obiettivi dichiarati dei bandi in uscita a dicembre 2021 sulla Ricerca e sull’Università vi è quello della parità di genere. Il 40% delle misure spetterà, infatti, alle ricercatrici. Gli stessi enti che si candideranno dovranno adottare un programma di azioni per valorizzare la parità di genere.

Bando per gli alloggi degli studenti: i bandi in arrivo

Nell’ambito del diritto allo studio arriverà anche un bando per il potenziamento degli alloggi per gli studenti. Si tratta di un bando ibrido, cioè finanziato in parte con programmi europei e in parte con risorse dello Stato italiano. In tutto le risorse che verranno stanziate per gli alloggi degli studenti sono pari a 407 milioni di euro.

Bandi Università e Ricerca con partecipazione delle imprese: quali quelli previsti per il 2022 dal Pnrr?

Il cronoprogramma della Ricerca e dell’Università previsto per il 2022 nell’ambito degli interventi del Piano nazionale di ripresa e di resilienza rimanda a marzo prossimo l’uscita di due bandi per un valore totale di circa 1,75 miliardi di euro. Nel dettaglio, si tratta della misura M4 C2 dei “Partenariati estesi” per 1,61 miliardi di euro nella quale i privati dovranno avviare, in partenariato con gli enti pubblici, almeno 10 dei 16 progetti previsti.

Quali sono gli ambiti di intervento del Pnrr con il bando Partenariati estesi?

Nel dettaglio, il bando relativo ai Partenariati estesi del Pnrr tratterà gli ambiti elencati:

  • l’intelligenza artificiale;
  • i rischi ambientali, naturali e antropici;
  • gli scenari energetici del futuro;
  • la cultura umanistica e il patrimonio culturale;
  • le scienze e le tecnologie quantistiche;
  • la cybersecurity;
  • la diagnostica e le terapie innovative della medicina di precisione;
  • le conseguenze e le sfide dell’invecchiamento;
  • le nuove tecnologie e la tutela dei diritti;
  • i modelli per l’alimentazione sostenibile;
  • la sostenibilità economica e finanziaria dei sistemi e dei territori;
  • le neuroscienze e la neurofarmacologia;
  • il Made in Italy circolare e sostenibile;
  • le telecomunicazioni del futuro;
  • le malattie infettive emergenti;
  • le attività spaziali.

Gli altri bandi del Pnrr Ricerca e Università previsti per il 2022

Sempre a marzo è prevista l’uscita del bando del Pnrr Ricerca e Università inerente i dottorati nella Pubblica amministrazione e nei beni culturali. La misura prevista è quella relativa alla M4 Ci inerente “Phd per Ricerca, Pa e patrimonio culturale” che stanzierà 144 milioni di euro. A maggio uscirà il bando della misura M4 C2 “Phd innovativi per l’impresa“, con uno stanziamento di 200 milioni di euro. Si tratta essenzialmente di dottorati di ricerca innovativi. Oltre 173 milioni di euro verranno stanziati a giugno 2022 per il bando del Fondo Italiano Scienza (Fis).

Bandi di dicembre 2022 del Pnrr Ricerca e Università

Alla fine del 2022 sono previsti bandi che andranno soprattutto a favore di studenti e giovani ricercatori. Tra un anno, infatti, è atteso il bando Prin (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) per complessivi 368 milioni di euro. Nello stesso mese usciranno i bandi per gli alloggi degli studenti (misura M4 C1) per 660 milioni di euro e il bando dei progetti presentati da giovani ricercatori (misura M4 C2) per complessivi 600 milioni di euro.

Concorso INPS 2022 per 385 funzionari che gestiranno l’Assegno Unico

Nuove opportunità per chi è alla ricerca di un lavoro, l’INPS ha infatti reso noto che a breve sarà pubblicato un bando di concorso INPS 2022 per 385 unità di personale. Il bando dovrebbe essere pubblicato all’inizio del 2022.

Concorso INPS 2022

L’INPS ha annunciato che a breve sarà pubblicato un nuovo bando di concorso per l’assunzione di 385 funzionari di Area C, con profilo economico C1 e contratto di lavoro a tempo indeterminato. L’INPS ha annunciato il bando dopo che con il decreto legislativo sull’Assegno Unico, l’Istituto ha ottenuto l’autorizzazione ad assumere personale. Tali assunzioni saranno focalizzate sulla gestione del nuovo Assegno Unico che va a sostituire i vecchi aiuti alle famiglie tra cui Bonus Bebè e Assegno Nucleo Familiare. Naturalmente per conoscere tutti i dettagli del concorso sarà necessario attendere il bando, ma fin da ora possono essere anticipate delle notizie.

Requisiti e come partecipare al concorso INPS 2022 per 385 funzionari

La prima cosa da sottolineare è che l’INPS per la copertura dei posti di funzionari in categoria C solitamente richiede come requisito di ingresso la laurea. Naturalmente è necessario essere maggiorenni, godere dei diritti civili e politici. Inoltre in tutti i concorsi sono previste prove volte a verificare la conoscenza di una lingua e conoscenze informatiche. Come per tutti i concorsi, anche per questo saranno riconosciuti dei punteggi per i titoli e quindi potrebbe essere utile avere attestati come la patente informatica e certificazioni inerenti le lingue conosciute. Già da ora potrebbe quindi essere consigliato provvedere in modo da avere un punteggio per titoli più elevato.

Non è invece dato sapere attualmente quante prove saranno svolte e come si svolgeranno. Le procedure sono cambiate in seguito all’emergenza Covid 19. La maggior parte delle prove dei concorsi si svolgono in modo decentrato, contestualmente e telematicamente. Si prevede una prova pre-selettiva eventuale nel caso in cui il numero degli iscritti sia elevato e almeno una prova scritta una orale.

In ogni caso la procedura per l’iscrizione al concorso sarà sicuramente telematica e richiederà l’uso di un codice di identificazione digitale come lo SPID, la CIE o CNS. Da sottolineare che negli ultimi bandi di concorso pubblicati ad esempio quello per segretari comunali o ACI è stato previsto come unico strumento per l’iscrizione lo SPID.

Di conseguenza è bene provvedere fin da ora a ottenerne uno. Per sapere come ottenere un’identità digitale, leggi le guide:

Lo SPID con Poste Italiane non è più gratuito: ecco quanto si paga

Carta di Identità Elettronica per accesso ai servizi PA senza SPID: guida

Concorsi: al via le domande per i Segretari Comunali e Provinciali

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del giorno 9 novembre il bando di concorso per segretari comunali. Il concorso prevede l’accesso per 448 candidati a un corso di formazione che porterà all’iscrizione nell’Albo dei Segretari Comunali e Provinciali di 345 vincitori. Ecco chi può partecipare e come iscriversi.

Chi può partecipare al concorso per segretari comunali

Il ruolo di segretario comunale è sempre molto ambito, si tratta di un professionista qualificato che ha l’importante ruolo di supportare l’amministrazione e valutare i profili di legittimità degli atti e delle procedure adottate. Proprio per la particolare delicatezza e importanza del ruolo che deve svolgere, la selezione solitamente è abbastanza severa. Il bando per il concorso segretari comunali per il 2021 prevede l’accesso di 448 candidati a una borsa di studio e quindi a un corso di formazione che farà accedere infine all’albo dei Segretari Comunali e Provinciali. Possono partecipare coloro che hanno un diploma di laurea di durata non inferiore a 4 anni, una laurea magistrale o specialistica con un percorso di durata non inferiore a 5 anni.

Le lauree ammesse sono:

  1. Scienze dell’economia (LM56);
  2. Scienze delle Pubbliche Amministrazioni (LM 63);
  3. Scienze per la cooperazione allo sviluppo (LM 81);
  4. Scienze economico-aziendali ( LM 77);
  5. Scienze della Politica ( LM- 62);
  6. Giurisprudenza (LMG 01);
  7. Relazioni internazionali (LM 52);
  8. Servizio Sociale e Politiche Sociali (LM 87);
  9. Sociologia e Ricerca Sociale ( LM 88);
  10. Studi Europei (LM 90).

La prima cosa da sottolineare è che dei 448 posti a concorso 134 sono riservati a dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni in servizio da almeno 5 anni e che abbiano i requisiti per l’accesso al concorso per segretari comunali.

Come presentare la domanda per partecipare al concorso

La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica al sito https://app.scanshareservice.it/albo-nazionale-segretari/coa2021 L’accesso è consentito esclusivamente con lo SPID quindi nel caso in cui non abbia ancora provveduto a richiederne uno, è bene che ti attivi. Nella domanda deve essere indicato obbligatoriamente un indirizzo di posta elettronica ordinaria e un indirizzo PEC, i due indirizzi non sono richiesti in modo alternativo, quindi chi non ha una PEC (Posta Elettronica Certificata) deve provvedere. Inoltre deve essere indicato un numero di telefono. In caso di variazione di tali dati, gli stessi devono essere modificati esclusivamente tramite piattaforma. Non sono previste altre modalità di identificazione digitale. Per poter partecipare è necessario anche effettuare il versamento di 10 euro alla Tesoreria dello Stato. Il versamento si effettua tramite bonifico e le coordinate sono disponibili nel bando che sarà allegato in basso.

Il termine di scadenza previsto per poter presentare la domanda è il 9 dicembre 2021.

Materie del concorso per segretari comunali 2021-2022

Il candidato che vuole preparare il concorso per segretari comunali dovrà studiare i vari rami del diritto pubblico, quindi diritto costituzionale, diritto amministrativo, legislazione amministrativa statale e regionale, ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, diritto tributario e scienza delle finanze, bilancio e gestione delle risorse, ragioneria applicata agli enti locali, management pubblico, tecnica normativa e tecniche di direzione. Naturalmente è prevista la conoscenza della lingua inglese e l’uso delle apparecchiature telematiche e degli strumenti informatici più comuni.

Come si svolgerà il concorso per 448 borsisti

Il concorso prevede 2 prove scritte e un esame orale, ma è facoltà del Ministero dell’Interno organizzare una prova preselettiva nel caso in cui le domande presentate dovessero essere numerose, cosa molto probabile. Proprio per questo indichiamo tra le prove anche la preselettiva.

Prova preselettiva

La data, eventuale, della prova preselettiva sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 25 marzo 2022. Si terrà in sedi decentrate individuate in base alla residenza del candidato, nel caso in cui il candidato abbia indicato una residenza diversa dal domicilio, la sede sarà quella del domicilio.

La prova preselettiva sarà composta da 70 domande e il candidato avrà a disposizione 45 minuti, dovrà essere svolta con l’uso di dispositivi digitali. La prova preselettiva avrà ad oggetto le materie del concorso a cui si aggiungono quesiti di ragionamento logico, deduttivo e numerico. Lo scoglio da superare per essere ammessi alla prima prova è collocarsi tra i primi 1035 a cui si aggiungono le posizioni di pari punteggio.

Prove scritte e orale

Superato questo primo scoglio si potrà accedere alla prima prova scritta che verterà su quesiti di diritto costituzionale, amministrativo, ordinamento degli enti locali, diritto privato. La seconda prova scritta invece avrà ad oggetto quesiti a carattere economico su ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, scienze delle finanze, economia pubblica, management. Per le prove scritte è previsto un punteggio espresso in decimi con un massimo di 10 punti a prova. Per poter accedere all’orale è necessario che in ciascuna prova sia stato conseguito almeno il punteggio di 6/10 e un totale di almeno 14/20. Quindi non basta avere 6/10 a ciascuna prova, se si consegue tale punteggio minimo ad una, occorre compensare con l’altra che deve ottenere un punteggio di almeno 8/10.

La prova orale avrà ad oggetto tutte le materie del concorso compreso inglese, elementi di informatica e management pubblico.

La prova orale potrà essere svolta anche in video-conferenza e i quesiti saranno estratti a sorteggio. Il punteggio minimo per accedere alla borsa di studio è di 14/20.

Il corso e il tirocinio per diventare segretari comunali

Si accede quindi a un corso- concorso della durata di 6 mesi a cui segue un tirocinio di due mesi presso uno o più comuni. Durante il corso sarà svolta una verifica intermedia. Inoltre al termine del tirocinio è prevista un’ulteriore verifica con la stesura di una tesina e infine una prova orale. Superate tutte le prove si potrà essere iscritti all’Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali. Ai partecipanti al corso-concorso sarà corrisposta una borsa di studio.

Per conoscere altri bandi di concorso ancora aperti, leggi gli articoli:

Riapertura termini concorsi ACI: iscriviti fino al 29 novembre

Concorsi: Agenzia Accise, Dogane e Monopoli cerca 40 dirigenti

Scarica il Bando per concorso Segretari Comunali QUI

Bando internazionalizzazione per le pmi toscane

Da ieri, e fino al 7 agosto, le imprese interessate possono inviare le domande che servono per accedere al bando promosso dalla Regione Toscana relativo all’internazionalizzazione.
Si tratta di un’iniziativa rivolta i particolare alle piccole e medie imprese, alle micro imprese e ai liberi professionisti, specialmente se attivi nel settore manifatturiero e nel comparto turistico, come previsto dalla linea d’azione 3.4.2 del Por Fesr 2014-2020.

Stefano Ciuoffo, assessore regionale alle attività produttive, ha dichiarato: “Degli 8,5 milioni di euro a disposizione, 7,5 sono destinati alle PMI del settore manifatturiero e 1 milione a quelle del settore turistico. Merita sottolineare che questo è il primo bando al quale possono accedere anche i liberi professionisti. Dobbiamo, con i mezzi e le risorse a disposizione, cercare di stimolare il sistema produttivo toscano ad aprirsi sempre di più verso i mercati globali e a presentarsi in questo contesto con le carte in regola per competere ad armi pari”.

Gli incentivi non sono fissi per tutti coloro che ne usufruiranno ma, anzi, variano a seconda del soggetto richiedente. Ad esempio, le micro, piccole e medie imprese è concesso un contributo che varia da un minimo di 10mila, 12mila 500 e 20 mila euro a un massimo di 150mila euro. I consorzi, società consortili e reti-soggetto, invece, possono ottenere da 35mila a 400mila euro.

Sono previsti contributi a fondo perduto fino al 50 per cento dell’investimento previsto dal progetto di internazionalizzazione. Le domande possono essere presentate online attraverso il sito di Sviluppo Toscana.

Vera MORETTI

Bando ICT per i liberi professionisti dell’Emilia Romagna

Dalla Regione Emilia Romagna arriva un bando rivolto esclusivamente ai liberi professionisti per favorire l’implementazione di soluzioni ICT a livello avanzato, che possano dunque promuovere la crescita e lo sviluppo.

Ciò significa che i destinatari delle risorse messe a disposizione sono i liberi professionisti ordinistici titolari di partita IVA iscritti a Ordini o Collegi professionali e alle rispettive Casse di previdenza, oppure ai liberi professionisti non ordinistici purché sempre titolari di partita IVA.

I requisiti richiesti per accedere al bando sono:

  • avere unità operativa o sede legale in cui si realizza il progetto sul territorio della Regione Emilia Romagna;
  • non essere lavoratori dipendenti o pensionati;
  • svolgere l’attività professionale;
  • per le associazioni, devono essere costituite tra professionisti che svolgono l’attività professionale al momento della domanda;
  • per le società tra professionisti, essere attive e non trovarsi in stato di liquidazione o soggette a procedure di fallimento.

I progetti presentati dovranno basarsi su un investimento minimo pari a 15 mila euro.

Si riceveranno contributi corrispondenti al 40% dell’investimento totale, e comunque non al di sopra dei 25 mila euro.
Le domande possono essere presentate entro il 31 maggio 2017. Il bando è sul sito della Regione Emilia Romagna.

Vera MORETTI