Bonus 200 euro, ecco chi lo riceverà nel mese di marzo

Bonus 200 euro non lo hanno ricevuto ancora tutti. Ma entro il mese di marzo sono molti i contribuenti che lo riceveranno, ecco chi sono.

Bonus 200 euro, da quando si aspetta?

Il bonus 200 euro è un contributo che spetta a molti cittadini. In particolare, molte persone lo hanno già avuto, ma alcuni ancora no, ed ecco le categorie. La prossima data prevista per il pagamento del bonus 200 euro è il 17 marzo 2023. E spetterà ai pensionati e non solo. Si ricorda che il bonus 200 euro è stato introdotto con il decreto Aiuti, durante il Governo Draghi. Un aiuto economico che è stato introdotto durante la pandemia per cercare di dare un contributo durante il periodo della pandemia da Covid-19.

Per fortuna le 200 euro saranno accreditate direttamente sul conto corrente. Inoltre sono esenti da tassazione Irpef, contributi previdenziali o di qualsiasi altra tassazione e non concorrono ad aumentare il reddito. Infine non è cedibile, non pignorabile e per ottenerlo non occorre presentare alcuna domanda.

Bonus 200 euro, a chi spetta il contributo?

Il bonus sarà accreditato direttamente dall’Inps. In particolare lo riceveranno i lavoratori subordinati che devono aver percepito una mensilità di contribuzione, nei primi 4 mesi del 2022. Lo riceveranno anche i pensionati residenti in Italia con un reddito inferiore a 35 mila euro.

Tra gli alti beneficiari ci sono i disoccupati percettori di Naspi e Dis-coll e disoccupazione agricola che hanno percepito l’ultima indennità a giungo 2022. Ed ancora i lavoratori domestici e i lavoratori con contratto co.co.co. con impiego almeno fino al 18 maggio 2022. Infine riceveranno l’accredito anche i percettori di reddito di cittadinanza, che non lo hanno avuto nel mese di luglio 2022. Ed infine anche chi ha richiesto il riesame, ed accordato, riceveranno la somma di 200 euro sul proprio conto corrente.

Bonus 150 euro qualcuno non l’ha ancora ricevuto

Oltre al bonus 200 euro c’è ancora chi non ha ricevuto il contributo da 150 euro.  Il bonus 150 euro spetta a tutti i lavoratori dipendenti, sia nel privato che nel pubblico, direttamente in busta paga. Tuttavia a questi si aggiungono i pensionati, i titolari di assegni sociali, gli invalidi civili, sordomuti e ciechi, oltre a chi è titolare di trattamenti di accompagnamento alla pensione. La data di scadenza prevista è il 31 gennaio 2023.

Ma a dire il vero ci sono persone che non l’hanno ricevuto. Tra queste persone ci sono le seguenti categorie:

  • lavoratori con contratto di co.co.co;
  • dottorandi e assegnatisti di ricerca;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato ed intermittenti;
  • lavoratori autonomi e indipendenti iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo.

Queste categoria hanno presentato un’apposita domanda entro il 31 gennaio 2023. Nella speranza che sia questa data l’ultima prevista e che tutti i possano ricevere il loro aiuto economico.

Bonus lavoratori autonomi e professionisti anche a chi non ha partita Iva

Il decreto Aiuti Ter prevede la corresponsione di un bonus di 200 euro, incrementato di ulteriori 150 euro per i redditi inferiori a 20.000 euro, in favore di lavoratori autonomi e professionisti. Con una nota del Ministero del Lavoro è stato reso noto che potranno usufruire del bonus anche lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita Iva.

Bonus lavoratori autonomi e professionisti esteso a chi non ha partita Iva

La nota del giorno 10 gennaio 2023 del ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, guidato dalla ministra Marina Calderone sottolinea che il bonus lavoratori autonomi e professionisti previsto all’interno del decreto Aiuti Ter (D.L. n. 144/2022, convertito nella Legge n. 175/2022) del valore di 200 euro, incrementato di ulteriori 150 euro per i lavoratori con reddito inferiore a 20.000 euro, con il decreto interministeriale del ministero del Lavoro e del ministero dell’Economia del 7 dicembre 2022 è stato esteso anche a lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita Iva. La ratio della disciplina è determinata dal fatto che per essere riconosciuti come lavoratori autonomi o professionisti non è necessario essere titolari di partita Iva. Con la modifica in oggetto all’interno del D.M. 19 agosto 2022, pubblicato sulla G.U. n. 224 del 24 settembre viene inserito l’articolo 2 bis che recita: 2 bis: “L’indennità di cui all’articolo 2 è riconosciuta, alle medesime condizioni, anche ai soggetti beneficiari non titolari di Partita Iva”.

Il decreto è stato quindi approvato dalla Corte dei Conti ed è quindi finalmente operativo.

La nota precisa che la misura è volta a aiutare i professionisti a far fronte ai rincari energetici. L’ampliamento, come sottolineato nella nota, interessa una potenziale platea di ulteriori 30 mila lavoratori autonomi e 50.000 professionisti. Di questi 30.000 sono specializzandi in medicina e chirurgia che non avevano in passato ottenuto tutele.

Come ottenere il Bonus lavoratori autonomi?

Per quanto riguarda le misure operative, coloro che avevano presentato già la domanda per accedere al bonus lavoratori autonomi e professionisti e gli era stato negato a causa delle mancate coperture o per il fatto di non avere partita Iva, non dovranno fare nulla in quanto le domande saranno recuperate automaticamente. Per quanto invece riguarda coloro che non hanno presentato la domanda in quanto non ricadenti nella precedente casistica, dovrà essere l’Inps a dettare le norme operative in modo che la domanda possa essere presentata e sarà sempre l’inps a curare l’erogazione. Seguiranno quindi aggiornamenti speriamo al più presto.

Bonus 200 euro autonomi: istruzioni per richiederlo da domani 26 settembre 2022

Finalmente è arrivato il decreto attuativo che consente ai lavoratori autonomi di richiedere da domani, 26 settembre 2022, il bonus da 200 euro previsto den decreto Aiuti Bis e che gli altri lavoratori e pensionati hanno percepito a partire dal mese di luglio 2022.

Bonus 200 euro lavoratori autonomi: da domani 26 settembre è possibile presentare la domanda

Mentre molti lavoratori sono già pronti a presentare l’autodichiarazione per ricevere il bonus 150 euro previsto nel decreto Aiuti Ter ci sono molti lavoratori che ancora non hanno ricevuto il bonus da 200 euro previsto nel decreto Aiuti Bis. Ora finalmente sembra che potrà essere messo il punto. I lavoratori autonomi e professionisti da domani 26 settembre 2022 potranno fare richiesta per il bonus 200 euro.

È stato pubblicato ieri, sabato 24 settembre, il decreto attuativo, lo stesso era stato approvato già nelle settimane scorse e aveva poi dovuto superare il vaglio della Corte dei Conti. Il 20 settembre avevamo già annunciato che molto probabilmente la procedura sarebbe stata attiva dal 26 settembre, ed infatti questa data prima solo ipotizzata ora è stata confermata. Il fondo stanziato è di 600 milioni di euro.

Come richiedere il bonus 200 euro per lavoratori autonomi e professionisti?

Il Bonus 200 euro lavoratori autonomi potrà essere chiesto attraverso le piattaforme  online messe a disposizione dalle varie casse di previdenza a cui sono iscritti. I lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS dovranno andare sul sito INPS, mentre coloro che sono iscritti ad altre casse, ad esempio Inarcassa, Cassa Forense o altre dovranno andare sul sito delle singole casse. I lavoratori autonomi possono presentare le domande  a partire dalle ore 12:00. Naturalmente ognuno dovrà ustilizzare le proprie credenziali per accedere alla piattaforma di riferimento.

Riteniamo che nelle prime ore, a causa dell’elevato accesso, potrebbero esservi dei problemi di rallentamento dei vari siti. Per poter ottenere il Bonus da 200 euro per i lavoratori autonomi è necessaria l’autodichiarazione di non aver percepito nel 2022 un reddito superiore a 35.000 euro nel 2021. Inoltre per poter accedere è necessario avere un partita Iva aperta e attiva e aver versato almeno una quota di contributi alla cassa di previdenza.

Bonus 200 euro autonomi e professionisti: finalmente potrebbe esserci la data

Da un incontro tenutosi il 19 settembre 2022 tra i direttori generali delle varie casse di previdenza iniziano a trapelare le possibili date dalle quali i lavoratori autonomi e professionisti potranno presentare la domanda per ottenere il bonus da 200 euro previsto nel decreto Aiuti Bis (articolo 33).

Dal 26 settembre potrebbero essere disponibili le piattaforme per la richiesta del bonus di 200 euro per lavoratori professionisti e autonomi

I lavoratori dipendenti e i pensionati lo hanno ormai ricevuto da tempo, mentre i lavoratori autonomi ancora sono in alto mare perché fino a ieri non era neanche nota una possibile data a partire dalla quale si potesse presentare l’istanza. Ora sembra che finalmente si sia giunti a un accordo e dal giorno 26 settembre alle ore 12:00 dovrebbero essere disponibili le piattaforme delle varie casse previdenziali per poter inoltrare la domanda volta a riscuotere il bonus di 200 euro. La notizia è stata data in anteprima con un comunicato dell’AdEPP (Associazione degli Enti Previdenziali Privati). Naturalmente la notizia deve essere ufficializzata attraverso la pubblicazione di un decreto attuativo che potrebbe arrivare nelle prossime ore.

Ricordiamo che lavoratori autonomi e professionisti per poter ricevere il bonus di 200 euro attraverso la piattaforma devono dichiarare di aver percepito nel 2021 un reddito inferiore a 35.000 euro.

Si potrà presentare un’unica domanda e ricevere anche il bonus di 150 euro?

Ora che iniziano a chiarirsi i termini per poter richiedere il bonus di 200 euro per lavoratori autonomi e professionisti, c’è anche chi ipotizza di farvi confluire la domanda per il bonus di 150 euro riconosciuto nel decreto Aiuti Ter nella domanda per il bonus di 200 euro. Questo consentirebbe ai lavoratori autonomi e professionisti di riscuotere in un’unica soluzione anche 350 euro. Questa ipotesi è sostenuta soprattutto dai lavoratori perché il rischio è che con domande separate il bonus di 150 euro potrebbe arrivare in riscossione nel 2023.

Appare alla scrivente difficile riuscire ad unire le due domande e questo per un motivo abbastanza semplice: tra questi due bonus cambiano i requisiti, infatti per il bonus di 150 euro è necessario non aver superato nell’anno 2021 un reddito superiore a 20.000 euro lordi. Questo vuol dire che dovranno per forza di cose esservi due separate domande con due auto-dichiarazioni. Non è neanche detto quindi che tutti coloro che possono percepire il bonus da 200 euro, possano percepire anche quello da 150 euro.

Leggi anche: Bonus Una tantum 150 euro: a chi spetta? È necessaria la domanda?

Bonus 200 professionisti al via le domande, ecco da quando

Lentamente sembra arrivare la luce in fondo al tunnel per i professionisti e lavoratori autonomi che ad oggi ancora non hanno ricevuto il bonus di 200 euro. La data dalla quale potrebbe essere possibile presentare la domanda dovrebbe essere il 15 settembre 2022.

Bonus 200 professionisti: la domanda potrà essere presentata a breve

Il bonus 200 euro professionisti e lavoratori autonomi è disciplinato dal decreto Aiuti al fine di aiutare i lavoratori e pensionati a far fronte ai rincari energetici. Mentre i dipendenti, pubblici e privati, e i pensionati dovrebbero averlo già ricevuto, non è così per lavoratori autonomi e professionisti. Costoro infatti stanno ancora aspettando che siano delineate le modalità per potervi accedere, la procedura è stata invece più celere per colf e badanti. Anche per lavoratori autonomi e professionisti è previsto il requisito reddituale, cioè potranno richiederlo coloro che nel 2021 hanno avuto un reddito inferiore a 35.000 euro. Il fondo previsto in favore di queste categorie di lavoratori è di 95,6 milioni di euro.

Come presentare la domanda per il bonus 200 professionisti e lavoratori autonomi

In base a quanto finora stabilito nel decreto attuativo firmato dai Ministri del lavoro e dell’Economia, attualmente al vaglio della Corte dei Conti dal giorno 23 agosto 2022, ogni lavoratore autonomo e professionista, dovrà inoltrare la richiesta seguendo le modalità previste dalle singole casse previdenziali, ad esempio gli avvocati dovranno richiederlo seguendo le istruzioni operative fornite dalla Cassa Forense, mentre coloro che sono iscritti alla Gestione Separata Inps dovranno richiedere il Bonus attraverso le indicazioni che rilascerà l’Inps.

Leggi anche: Bonus 200 euro per lavoratori autonomi e professionisti: il decreto attuativo

Le domande per ottenere il bonus di 200 euro per lavoratori e professionisti dovrebbero essere inoltrate con molta probabilità dal 15 settembre 2022 e le stesse saranno vagliate e approvate in ordine cronologico di arrivo fino a concorrenza dei fondi messi a disposizione. In base alle prime stime fatte, a poterne godere saranno circa 477 mila professionisti e di questi 146.000 dovrebbero essere quelli iscritti alla Cassa Forense su un totale di iscritti di 243.000, insomma una larga parte degli avvocati guadagna meno di 35.000 euro l’anno.

Bonus 200 euro per lavoratori autonomi e professionisti: il decreto attuativo

Dopo una lunga attesa sembrano essere definite anche le modalità per la richiesta del bonus di 200 euro da parte dei lavoratori autonomi, professionisti, titolari di partita Iva. Ecco il contenuto del decreto attuativo firmato dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.

Requisiti per ottenere il bonus di 200 euro per lavoratori autonomi e professionisti

Il bonus di 200 euro spetta ai lavoratori che non abbiano un reddito superiore a 35.000 euro. Ai lavoratori dipendenti del settore privato è stato erogato dal datore di lavoro. Mentre per i lavoratori del settore pubblico e i pensionati l’erogazione è avvenuta direttamente dall’INPS. Tocca ora definire le modalità operative per i lavoratori autonomi, come previsto dall’articolo 33 del decreto Aiuti. Anche per lavoratori autonomi e professionisti vi è il limite del reddito annuo di 35.000 euro.

Per poter accedere al beneficio, il lavoratore deve essere iscritto a una delle gestioni previdenziali dell’INPS. In alternativa agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103. L’iscrizione deve essere avvenuta prima dell’entrata in vigore del decreto Aiuti (18 maggio 2022). Inoltre deve essere stato effettuato almeno un versamento per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione.

Come richiedere il bonus di 200 euro per partita Iva e professionisti?

Nel comunicato è specificato che i lavoratori autonomi per poter richiedere il bonus di 200 euro devono seguire le istruzioni che saranno rese disponibili dagli enti di gestione previdenziale. Ad esempio chi è iscritto alla Gestione Separata INPS deve attendere le istruzioni dell’INPS, chi è iscritto a un’altra cassa previdenziale deve attendere le istruzioni operative fornite da queste. Questo vuol dire che attualmemnte non è ancora possibile effettuare la richiesta. Ogni lavoratore autonomo dovrà prestare attenzione ai siti e alle informazioni che arrivano direttamente dagli enti gestori della previdenza e assistenza obbligatoria per il proprio settore.

Per l’erogazione del bonus di 200 euro previsto nel decreto Aiuti al fine di aiutare le famiglie e i professionisti a fronteggiare gli effetti della crisi energetica e del caro prezzi è stato istituito un fondo presso il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. Lo stesso vanta un finanziamento per il 2022 di 600 milioni di euro. Questo vuol dire che in caso di eccesso di domande, sarà ridotto proporzionalemnte il contributo erogato a professionisti, lavoratori autonomi e titolari di partita Iva.

Stipendi, taglio del cuneo fiscale fino a 35mila euro in arrivo

È in via di approvazione il decreto “Aiuti bis” che contiene alcune misure a sostegno dei redditi dei lavoratori e delle famiglie italiane. Primo tra tutti, il taglio del cuneo fiscale per i redditi entro i 35 mila euro. Il testo è atteso nella giornata di oggi, 4 agosto, in Consiglio dei ministri. Oltre al taglio contributivo, è atteso il contributo per tagliare le bollette contro il caro energia, il bonus 200 euro e gli sconti sui fringe benefit.

Stipendi dei lavoratori in aumento con il taglio del cuneo fiscale: quanto si risparmia?

Il meccanismo di taglio del cuneo fiscale per far salire il reddito netto nella busta paga dei lavoratori si basa su una misura già in vigore con la legge di Bilancio 2022. I lavoratori, infatti, per tutto il 2022 sono agevolati dallo sconto contributivo in busta paga dello 0,8%. Il limite di applicazione è corrispondente a una busta paga lorda di 2.692 euro, pari a circa 35 mila euro per le tredici mensilità annuali. Lo stesso meccanismo è in via di approvazione nel decreto “Aiuti bis” che aggiungerebbe l’1% in più (per un totale di 1,8%) di sconto dei contributi nelle buste paga. L’effetto è quello di aumentare il reddito netto dei lavoratori del settore pubblico e privato.

Bonus 200 euro allargato a categorie finora escluse, per partite Iva e professionisti più soldi

Il provvedimento in arrivo dovrebbe, peraltro, prevedere l’estensione del bonus 200 euro contro l’aumento dei prezzi anche a categorie che sono rimaste escluse dal decreto istitutivo della misura. Si tratta, in particolare, dei lavoratori stagionali, dei cassintegrati a zero ore e dei collaboratori sportivi. Inoltre, sul fronte dei lavoratori autonomi (partite Iva e liberi professionisti), il governo dovrebbe aumentare la dote finanziaria del bonus 200 euro prevedendo l’incremento da 500 a 600 milioni di euro. Le risorse andranno a favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti iscritti alle Casse previdenziali private. Solo per queste ultime si prevede una spesa pari a 80 milioni di euro. Tutti i lavoratori autonomi, in ogni modo, dovranno attendere l’emanazione del decreto attuativo che fisserà le procedure e le richieste per fruire del bonus.

Aiuti bis, atteso anche il taglio dei costi delle bollette di luce e gas e la riduzione dell’Iva

Tra le misure attese nel decreto “Aiuti bis” rientra anche il taglio dei costi delle bollette di luce e gas e la riduzione dell’Iva applicata al gas anche nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2022. Sul fronte imprese, il governo stanzierà risorse anche per far ritornare il credito di imposta sulle maggiori spese sostenute per l’approvvigionamento di gas e di energia elettrica. In tutto, le misure a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese costeranno allo Stato 7,7 miliardi di euro.

Governo, raddoppia la quota di esenzione dei fringe benefit

Atteso nel provvedimento anche il raddoppio delle esenzioni sui fringe benefit. La quota, infatti, dovrebbe passare dagli attuali 258 euro a 516 euro. Tra le voci di spesa esenti dalla tassazione (e dunque esclusi dall’imponibile) rientreranno anche i contributi da parte delle imprese per pagare le utenze domestiche.

Bonus 200 euro colf e badanti: come effettuare la richiesta

Il bonus 200 euro è riservato a pensionati e a diverse categorie di lavoratori. Alcuni lavoratori possono riceverlo direttamente dal datore di lavoro, mentre altri devono richiederlo all’Inps. Tra coloro che devono chiedere all’Inps il bonus di 200 euro ci sono colf e badanti, ecco come possono effettuare la richiesta.

Colf, badanti e baby sitter: chi può richiedere il bonus di 200 euro

Colf, badanti e baby sitter hanno tempo dal 20 giugno al 30 settembre 2022 per poter richiedere il bonus di 200 euro. Deve essere sottolineato che colf, badanti e baby sitter per poter richiedere il bonus badanti devono essere iscritti alla Gestione dei lavoratori domestici dell’INPS. La normativa prevede inoltre che queste categorie di lavoratori possano accedere al beneficio nel caso in cui alla data del 18 maggio 2022, cioè al momento dell’entrata in vigore del decreto Aiuti,  avessero in essere un rapporto di lavoro e che per tale rapporto di lavoro sia attiva l’iscrizione alla Gestione Inps.

Inoltre per poter beneficiare del bonus di 200 euro per colf, badanti e baby sitter nell’anno 2021 devono aver dichiarato un reddito non superiore a 35.000 euro. Concorrono alla formazione di tale reddito tutte le somme percepite, comprese i redditi esenti da imposta, soggetti alla ritenuta alla fonte o con imposta sostitutiva. Non concorrono alla formazione del reddito di 35.000 euro il reddito della casa che funge da prima abitazione e sue pertinenze, gli assegni per il nucleo familiare, l’assegno unico universale, TFR e competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Come presentare la domanda per il bonus 200 euro

La domanda deve essere presentata attraverso il sito dell’INPS. Una volta entrati nella homepage è necessario identificarsi con un sistema di identità digitale, in particolare si possono utilizzare SPID, CIE e CNS. Una volta effettuata l’identificazione, si entra alla voce “Prestazioni e Servizi”, si prosegue alla voce “servizi” e infine “ Punto di accesso alle prestazioni non pensionistiche”. A questo punto basta solo inserire la categoria per la quale si richiede il bonus e, infine, compilare la scheda. Per chi non ha abbastanza dimestichezza con le nuove tecnologie vi è la possibilità di presentare l’istanza per ottenere il bonus di 200 euro per colf, badanti e baby sitter attraverso il Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164 164 da rete mobile, in questo caso viene applicata la tariffa del proprio operatore telefonico.

Infine, la domanda può essere presentata tramite patronato.

Per il bonus badanti, colf e baby sitter, a differenza degli altri lavoratori dipendenti, il datore di lavoro non deve anticipare nulla, infatti il bonus di 200 euro viene erogato direttamente dall’INPS. Prima viene presentata la domanda e prima si ottiene il pagamento delle somme.

Le somme sono pagate direttamente su conto corrente, se chi propone l’istanza indica un codice Iban di conto a lui intestato. Inoltre si può chiedere l’accredito su libretto postale o bonifico domiciliato. Infine, è possibile chiedere il pagamento in contanti presso lo sportello dello poste.

Bonus 200 euro precari scuola: il destino dell’emendamento del M5S

Nella fase di conversione del decreto aiuti è stato bocciato l’emendamento che prevedeva una correzione alla formulazione iniziale. I precari della scuola non avranno il bonus di 200 euro. Ecco perché.

Emendamento M5S per estensione bonus 200 euro ai precari della scuola

Avevamo anticipato in un precedente articolo che il bonus di 200 euro previsto nel decreto Aiuti per un cavillo, o una piccola dimenticanza, non può essere erogato in favore dei precari della scuola che hanno il contratto in scadenza al 30 giugno 2022. Questi infatti non percepiscono la mensilità di luglio. Si tratta di supplenti che hanno effettivamente lavorato fino al 30 giugno e che si vedono quindi esclusi dal bonus nato per aiutare le famiglie a far fronte alle difficoltà economiche derivanti dai rincari dei prezzi energetici.

Precari scuola: arriva l’emendamento per estendere il bonus di 200 euro

Capito l’errore, il Movimento 5 Stelle, attraverso i deputati Margherita del Sesto e Manuel Tuzi ha proposto un emendamento al decreto Aiuti volto a riconoscere il bonus di 200 euro anche ai precari della scuola con contratto fino al 30 settembre. In base all’emendamento il bonus doveva essere riconosciuto a docenti, ma anche personale ATA. In sede di conversione purtroppo l’emendamento ha avuto la bocciatura della Commissione Bilancio. Questo vuol dire che i precari della scuola non lo percepiranno a luglio, ma neanche nei prossimi mesi.

Tuzi: l’emendamento per bonus 200 euro a precari della scuola sarà riproposto

Naturalmente non sono mancate le reazioni dei proponenti e in particolare di Manuel Tuzi. Il parlamentare ha affermato in un’intervista che questa scelta crea dei distinguo tra precari, cioè tra coloro che hanno il contratto in scadenza al 30 agosto (che lo percepiscono normalmente) e coloro che invece lo hanno al 30 giugno. Rincara la dose sottolineando che è assurdo che tale aiuto sia negato proprio a coloro che rispetto agli altri soffrono di una maggiore precarietà nel mondo della scuola e quindi sono più deboli e meno garantiti.

Tuzi sottolinea che si è preferito dirottare le risorse su altri obiettivi. Per i precari della scuola c’è solo un’ultima possibilità, anche se è davvero molto remota, infatti il M5S intende riproporre l’emendamento.

Ricordiamo che il decreto aiuti deve essere convertito entro il 17 luglio, ma di fatto è arrivato in aula già tronco di questo emendamento quindi in questa fase è del tutto escluso che possano esserci novità positive.

Chi deve presentare la domanda per il bonus 200 euro e come fare?

Ci sono categorie di lavoratori che per ottenere il bonus 200 euro, previsto dal Governo per far fronte ai rincari generalizzati degli ultimi mesi, devono presentare domanda. Ecco chi sono e come devono presentare istanza per il bonus 200 euro.

Quali lavoratori devono presentare la domanda per il bonus 200 euro?

Abbiamo visto che i lavoratori dipendenti del settore privato per accedere al bonus di 200 euro devono semplicemente presentare l’autodichiarazione al datore di lavoro. Puoi trovare il modulo all’articolo: Bonus 200 euro dipendenti: modulo ufficiale dell’Inps per autodichiarazione. I dipendenti pubblici, i pensionati, percettori di reddito di cittadinanza, NASpI, Dis-Coll e altri sussidi invece lo ricevono in automatico. Vi sono, infine, dei lavoratori che devono richiederlo all’INPS. Ecco chi sono.

Devono presentare la domanda per il bonus 200 euro, come previsto dall’articolo 32 del decreto legge 50 del 2022:

  • lavoratori domestici;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • lavoratori stagionali con contratto a tempo determinato o intermittente;
  • iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  • autonomi occasionali privi di partita Iva;
  • incaricati alle vendite a domicilio.

I lavoratori domestici hanno tempo fino al 30 settembre per richiedere il contributo e riceveranno in breve tempo il contributo. Le altre categorie di lavoratori invece potranno inoltrare la domanda fino al 31 ottobre e i pagamenti saranno disposti dal mese di ottobre.

Come presentare la domanda per ottenere il bonus 200 euro

Per poter presentare la domanda è necessario accedere al sito dell’INPS con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Fatto ciò è necessario andare all’area “Prestazioni e Servizi”, a questo punto è necessario selezionare la categoria di lavoratori a cui si appartiene e procedere con la  compilazione delle schede per la richiesta accedendo alla voce “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche . In alternativa è possibile utilizzare il servizio di Contact Center Multicanale dell’Inps, telefonando gratuitamente al numero verde 803.164 da rete fissa oppure, a pagamento, allo 06.164164 da rete mobile, oppure avvalersi della consulenza di un patronato.

Per conoscere i dettagli volti al pagamento del bonus 200 euro è possibile scaricare la circolare 73 del 24 giugno 2022 dell’INPS, sezione 7.