Le professioni più richieste secondo LinkedIn

LinkedIn è la piattaforma più conosciuta per coloro che vogliono presentarsi nel mondo del lavoro. Il ruolo della piattaforma non è semplicemente mettere in contatto chi cerca lavoro e chi offre lavoro, infatti è utile anche a chi un lavoro ce l’ha ma non esclude di aprirsi a nuove esperienze, vuole migliorare la propria posizione. Si tratta di una piattaforma sempre aggiornabile con le proprie esperienze, lavorative e non solo. Nel tempo ha acquistato sempre più importanza soprattutto per coloro che hanno un’istruzione medio-alta. Questo implica che è in grado anche di raccogliere quelle che sono le esigenze del mondo del lavoro. Ha stilato quindi una classifica di quelle che sono le posizioni più ricercate nel mondo del lavoro.

La classifica delle professioni più richieste

In base ai dati emersi dalla ricerca LinkedIn, ecco la classifica:

15° posto: sviluppatori back-end si tratta di professionisti che si occupano della costruzione e della manutenzione dei componenti di un sito web non visibili dall’utente, come server, database e API.

14° posto: Medical science liaison si occupano di scambio di informazioni scientifiche tra comunità medica e società farmaceutiche;

13° posto: solutions consultant, il loro lavoro è gestire soluzioni informatiche;

12° posto: per ingegnere di processo, lavora soprattutto nel settore dell’automotive e si occupa di valutare le performance di un “processo”, ad esempio di un’auto, al fine di perferzionarlo;

11° posto: talent scout, opera in diversi settori e cerca i talenti;

10° posto: fiscalisti, si occupano di fornire consulenza fiscale alle aziende in modo da evitare errori e non pagare più tasse del dovuto;

9° posto: consulente cloud, si occupa di seguire i servizi di cloud computing nelle aziende, aiutandole a prendere decisioni a vantaggio delle proprie operazioni.

Professioni più richieste 2024, i primi posti

8° posto: cyber security engineer, il suo compito è creare e implementare soluzioni volte a proteggere i sistemi informatici da attacchi hacker;

7° posto: responsabile acquisti;

6° posto: ingegnere dei dati, si occupa della gestione dei flussi di dati a fini statistici/economici;

5° posto: ingegnere del cloud (cloud engineer), figura che svolge in azienda attività legate al cloud computing, come il monitoraggio e il mantenimento dell’infrastruttura e dei server;

4° posto: specialista nella sostenibilità;

3° posto: l’analista Soc, si occupa della sicurezza informatica aziendale, monitorando le attività su siti web, server e database alla ricerca di eventuali minacce;

2° posto: ingegneri dell’intelligenza artificiale;

1° posto: addetto allo sviluppo commerciale, il suo compito prevalente è trovare nuovi clienti, fidelizzare quelli esistenti, promuovere la crescita dell’azienda.

Le città dove sono maggiormente richieste tali figure professionali sono Milano, Roma, Torino e Napoli.

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Supporto Formazione e Lavoro, istruzioni per l’iscrizione in piattaforma

L’Inps con la circolare 77 del 29 agosto ha reso noto che dal 1° settembre 2023 sarà attiva la piattaforma per l’iscrizione al sistema Supporto Formazione e Lavoro. Nella circolare indica anche i requisiti per potersi iscrivere e le modalità per farlo.

Chi può iscriversi al sistema Supporto Formazione e lavoro? Requisiti

Possono iscriversi alla piattaforma Supporto Formazione e lavoro i cittadini di età compresa tra 18 e 59 anni di età che abbiano un Isee inferiore a 6.000 euro e risultino occupabili al momento della presentazione della domanda.

Si tratta di persone che non possono percepire il reddito di inclusione, ricordiamo che questo è riservato ai nuclei familiari in cui siano presenti minori, persone con invalidità riconosciuta o con un sessantenne.

La domanda può essere presentata autonomamente utilizzando la piattaforma Inps oppure attraverso i patronati.

Coloro che si iscrivono devono essere indirizzati dall’Inps verso percorsi di formazione della durata massima di 12 mesi. Per la durata del corso ricevono un supporto economico di 350 euro mensili. Questa misura sostituisce il reddito di cittadinanza.

Cosa prevede il Supporto Formazione e Lavoro?

Il Supporto alla Formazione e Lavoro prevede la partecipazione ad attività di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro, da svolgere tramite l’apposita piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa).

La circolare sottolinea che dopo aver presentato istanza per partecipare ai percorsi previsti dal sistema di Supporto Formazione e Lavoro, deve essere compilato il PAD ( Patto di Attivazione Digitale) nella compilazione devono essere fornite informazioni necessarie per la presa in carico e devono essere individuate 3 agenzie per il lavoro o altri enti autorizzati all’attività di intermediazione per l’attivazione al lavoro e per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato.

Chi chiede l’accesso al supporto Formazione e lavoro deve impegnarsi anche a sottoscrivere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) e recarsi presso il centro per l’impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato. Nel caso in cui un patto di servizio sia stato già sottoscritto in passato, lo stesso viene semplicemente aggiornato o integrato.

Completata questa procedura il “lavoratore” può essere contattato per offerte di lavoro, servizi di accompagnamento al lavoro o essere inseriti in piani di formazione. Attraverso la piattaforma l’utente può anche selezionare autonomamente dei percorsi di formazione ai quali vuole partecipare.

A cosa prestare attenzione

Occorre prestare molta attenzione alle procedure previste, infatti l’Inps nella circolare 77 del 29 agosto 2023 sottolinea che l’adesione alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto deve essere confermata ai servizi competenti, almeno ogni 90 giorni in caso di mancato adempimento vi è la sospensione del beneficio.

Chi riceve le prestazioni previste dal percorso di Supporto Formazione e lavoro è tenuto ad accettare la prima offerta di lavoro congrua.

Leggi anche: Contributi datori di lavoro per chi assume percettori assegno di inclusione

INPS, arriva il Supporto Formazione e Lavoro per 12 mesi

NASpI, si può percepire se si ha un lavoro?

La NASpI è la Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego, si tratta di una sorta di paracadute pronto ad aprirsi nel caso in cui il lavoratore perde l’impiego. Molti si chiedono se in ogni caso si perde il sussidio nel caso in cui si trovi un nuovo lavoro. La risposta è “No”,ma vediamo perché.

In quali casi si può percepire la NASpI lavorando?

Può sembrare effettivamente strano, ma in alcuni casi anche se si trova un nuovo lavoro è possibile continuare a percepire la Naspi. Il sussidio viene erogato dall’Inps ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. La disciplina prevede che nel momento in cui il percettore trova un nuovo impiego deve comunicarlo all’Inps che di conseguenza cessa l’erogazione degli importi. La stessa può iniziare nuovamente a decorrere nel caso in cui nell’arco di 4 anni si perda nuovamente il lavoro, ma solo nel caso in cui vi erano dei periodi residui da far valere.

Diverso è però il caso in cui il nuovo impiego ha delle caratteristiche particolari che non consentono di avere stabilità economica. La prima deroga si verifica nel caso in cui si inizi un’attività di lavoro dipendente con contratto a tempo determinato di durata inferiore a 6 mesi e che consenta di ricevere un reddito inferiore a 8.174 euro.

In caso di contratto part time, si può percepire la Naspi nel caso in cui il reddito non supera 8.145 euro.

Si può continuare a percepire l’indennità Naspi anche nel caso in cui il contratto a tempo determinato consenta di ottenere uno stipendio inferiore rispetto all’ammontare dell’indennità Naspi. Naturalmente non si potrà ricevere l’importo totale, ma solo un residuo.

Nel caso di contratto di lavoro a tempo indeterminato, invece, non è mai possibile continuare a percepire il sussidio Naspi.

Ricordiamo che non comunicare l’assunzione, oppure lavorare in nero e continuare a percepire la Naspi costituisce un illecito.

Sussidio NASpI e lavoro autonomo

Diverso è il caso in cui il percettore Naspi decida di iniziare un’attività di lavoro autonomo, attività professionale o imprenditoriale anche occasionale. In questo caso il lavoratore deve:

  • entro un mese dall’inizio dell’attività;
  • o entro un mese dalla perdita del lavoro, nel caso in cui tale attività era svolta anche prima di perdere il lavoro dipendente;

comunicare all’Inps il reddito che prevede di percepire. In questo caso l’importo dell’indennità è ridotta dell’80% del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e la data di fine dell’indennità o, se antecedente, la fine dell’anno. Nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi viene calcolato l’importo Naspi esatto da corrispondere.

Nel caso in cui il percettore sia esentato dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi, deve comunque comunicare all’Inps entro il 31 marzo dell’anno successivo l’ammontare del reddito ottenuto dall’attività di lavoro autonomo svolta.

Leggi anche: NASpI, arriva la domanda precompilata sul sito Inps

NASpI, per non perdere il sussidio occorre la comunicazione dei redditi

Lavoro: camionisti, idraulici e programmatori non si trovano

Sembra strano, ma in un periodo in cui si parla tanto di disoccupazione, difficoltà a trovare lavoro e necessità di mantenere o meno il reddito di cittadinanza, ci sono aziende alla ricerca di lavoratori e che non riescono a trovare personale specializzato in mansioni che possono essere definite tradizionali. Ecco i lavoratori che le aziende stanno cercando.

Nuove tecnologie: i lavoratori che non si trovano

Nel solo 2022 le aziende hanno avuto difficoltà, o meglio non sono riuscite, a trovare ben 1.406.440 lavoratori che rappresentano oltre il 42% delle assunzioni previste per il solo 2022. A lanciare l’allarme sulla manodopera introvabile è Confartigianato. Le professioni mancanti in parte riguardano il settore del digitale, in parte competenze classiche. L’83,9% dei posti rimasti scoperti ha riguardato progettisti e amministratori di sistemi, si tratta di ben 3.750 professionisti.

Nel caso degli analisti e dei progettisti di software i posti scoperti rispetto al fabbisogno delle aziende è stato oltre l’80% per un totale di 10.760 posti.

Mancano 13.200 programmatori che rappresentano il 66,8% del personale di cui le aziende sono alla ricerca.

Mancano camionisti, idraulici, elettricisti e operai edili

Se per le professioni appena viste si può dire che trattasi di nuovi percorsi formativi che forse non sono stati ben presentati alle nuove generazioni e quindi si può in un certo senso giustificare il disinteresse, non si può dire lo stesso per le professioni tradizionali, anche in questo caso la mancanza di personale può essere definita allarmante.

In particolare mancano i camionisti, nello specifico autisti di mezzi pesanti e camion, in questo caso mancano 85.490 i lavoratori. Seguono gli operai edili, ne servirebbero 80.620. Sempre nel settore dell’edilizia, mancano 41.460 elettricisti nelle costruzioni civili e 22.550 idraulici.

Mostra carenze anche il settore wellness e bellezza dove mancano 21.000 acconciatori.

Infine, servono meccanici nel settore automotive con 20.850 posti vacanti.

Leggi anche: Le aziende cercano oltre un milione di lavoratori in questi settori

In quali Regioni vi è una maggiore ricerca di personale?

Naturalmente la ricerca di personale è distribuita in modo diverso nelle varie Regioni d’Italia, a soffrire di più è il Nord, in particolare Friuli Venezia Giulia, Veneto, Umbria ( in questo caso di tratta di una regione del Centro Italia), Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Lombardia.

Stupisce però che tra le Regioni che hanno messo a disposizione maggiori posizioni in manodopera vi siano anche la Puglia e la Calabria dove sono aumentate di 10 punti percentuali le posizioni aperte.

Per il 2023 potrebbero comunque esservi segnali positivi, infatti nei primi mesi è stata già registrata una diminuzione di domande per il reddito di cittadinanza.

Potrebbe interessarti anche: Quiet quitting: l’abbandono silenzioso del lavoro che preoccupa le aziende

Concorso Allievi Marescialli Carabinieri 2023: scarica il bando

C’è tempo fino al giorno 11 marzo 2023 per candidarsi al concorso per 816 allievi marescialli dei Carabinieri, ecco i dettagli del bando appena pubblicato.

Requisiti per partecipare al Concorso Allievi Marescialli Carabinieri 2023

È stato pubblicato il bando di concorso per 816 allievi Marescialli con il ruolo di Ispettori presso l’Arma dei Carabinieri. Il concorso è aperto a tutti, l’importante è non avere superato il compimento del 30° anno di età, inoltre occorre avere conseguito il diploma di scuola secondaria superiore che dia accesso all’iscrizione a corsi universitari. Il concorso è aperto anche a coloro che conseguiranno il diploma nell’anno scolastico 2022/2023. Per coloro che al momento delle prove non hanno compito la maggiore età occorre consegnare il giorno della prova preliminare l’autorizzazione dei genitori/tutori.

Il concorso Allievi Marescialli Carabinieri oltre ad essere aperto ai civili è aperto anche a militari dell’Arma dei Carabinieri appartenenti al ruolo dei Sovrintendenti, a quello degli Appuntati e Carabinieri (tra cui gli appartenenti al Ruolo Forestale), nonché gli Allievi Carabinieri.

Per poter partecipare è necessario essere idonei al servizio militare incondizionato. Naturalmente è necessario essere in possesso dei requisiti etici e morali generalmente richiesti per la partecipazione ai concorsi pubblici. Rimandiamo al bando completo, allegato in fondo all’articolo per la disamina di tutti i requisiti.

Come presentare la domanda per il concorso allievi Carabineri

La domanda deve essere presentata esclusivamente online attraverso la pagina dedicata al concorso:

https://www.carabinieri.it/concorsi/area-concorsi/calendario-concorsi/concorso-per-titoli-ed-esami-per-ammissione-al-13-corso-triennale-(2023-2026)-di-816-allievi-marescialli-del-ruolo-ispettori-arma-dei-carabinieri

Per poter presentare la domanda è necessario avere a disposizione due indirizzi e-mail, uno standard e uno di posta elettronica certificata. Inoltre occorre caricare una fototessera in formato digitale.

Le prove del concorso 816 Allievi Marescialli Carabinieri

Le prove previste per il concorso 816 Allievi Marescialli Carabinieri sono:

  • Prova preliminare consistente in un test comprendente quesiti di cultura generale ( italiano, storia, geografia, attualità, matematica, geometria, Costituzione e cittadinanza italiana, scienze), logica deduttiva, informatica ( conoscenze delle più comuni apparecchiature e programmi) ragionamento verbale e lingua straniera a scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo. La prova sarà indicativamente espletata entro il mese di marzo;
  • Prova scritta di conoscenza della lingua italiana, prevede 60 quesiti a risposta multipla su lingua italiana, ragionamento verbale, comprensione del testo (entro la prima decade di aprile);
  • Prove di efficienza fisica (terza decade di aprile);
  • Accertamenti psico-fisici per la verifica dell’idoneità psico–fisica ( terza decade di aprile);
  • Accertamenti attitudinali (terza decade di aprile);
  • Prova orale, colloquio orale della durata di 30 minuti su storia contemporanea, geografia, Costituzione e cittadinanza ( prima decade di giugno);
  • eventuale prova facoltativa di lingua (prima decade di settembre).

Chi avrà superato le prove potrà iniziare il corso Allievi Marescialli Carabineri a ottobre 2023, durata 3 anni accademici. Il corso si terrà a Firenze presso Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri.

Ricordiamo che al momento della presentazione alle prove fisiche, psico attitudinali e di efficienza fisica dovranno essere consegnati certificati medici, per l’elenco completo invitiamo a leggere il bando.

Invitiamo chi vuole conoscere ulteriori opportunità di inserimento lavorativo alla lettura dei seguenti articoli.

Concorso in Polizia per l’assunzione di 2138 allievi. Ecco le istruzioni

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Concorso OSS: 100 posti disponibili. Come presentare la domanda

 

 

 

 

Ferrovie dello Stato assume, ecco i profili richiesti

Ferrovie dello Stato ha un piano di assunzioni che prevede 40.000 nuovi ingressi nel nuovo biennio. Attualmente sono numerose le posizioni aperte, ecco per quali profili professionali Ferrovie dello Stato assume.

Ferrovie dello Stato ricerca operatori della sosta

La prima proposta riguarda le città di Milano, Verona, Venezia, Torino, Firenze, Bologna, Cagliari, Napoli e Palermo, in questo caso la società Metropark, società appartenente al gruppo Ferrovie dello Stato, sta cercando operatori della sosta. È possibile presentare la propria candidatura a tale posizione entro il 29 gennaio 2023. Possono presentare la propria candidatura le persone che hanno un diploma di scuola secondaria di secondo grado e che abbiano buone conoscenze degli strumenti informatici maggiormente in uso, in particolare il pacchetto Office. Saranno valutate positivamente l’attitudine al contatto con il pubblico e capacità di collaborazione. Per inviare la candidatura basta andare sul sito di Ferrovie dello Stato, e andare alla sezione “lavora con noi” qui sono disponibili tutti i profili attualmente disponibili.

Ferrovie dello Stato assume: altri profili richiesti

Tra i profili professionali ricercati vi sono anche:

Ingegnere Di Manutenzione Junior con sede di lavoro a Firenze. Possono partecipare coloro che hanno conseguito una laurea magistrale in Ingegneria Elettrica e Elettronica conseguita negli ultimi tre anni. La candidatura deve essere inviata entro il 30 gennaio 2023.

Ingegneri Gestionali Ed Ingegneri Informatici – Terminali Italia con sede di lavoro a Verona. In questo caso è richiesta la laurea triennale o magistrale in Ingegneria (preferenziale in Gestionale e Informatica) e disponibilità a trasferimenti e/o trasferte. La candidatura deve essere inviata entro il 31 gennaio 2023.

Altre proposte di Ferrovie dello Stato

Project Planner Assistant con sede di lavoro a Cagliari. In questo caso la candidatura è aperta a laureandi entro Marzo 2023 e laureati negli ultimi 3 anni in Ingegneria gestionale. La domanda deve essere presentata entro il 31 gennaio 2023.

Assistente Lavori Tecnologico con sede di lavoro a Cagliari.
La candidatura è aperta a laureandi entro Marzo 2023 e laureati negli ultimi 3 anni in Ingegneria Elettrica, Elettronica, Telecomunicazioni, energetica, meccanica, automazione ed aerospaziale, informatica, idraulica e deve essere inviata entro il 31 gennaio 2023.

Ingegneri Elettrici Neolaureati con sede di lavoro a Roma. Possono candidarsi i laureandi entro Dicembre 2022/Marzo 2023 e laureati negli ultimi 3 anni in ingegneria elettrica entro il 31 gennaio 2023.

Addetto Affari Legali con sede di lavoro a Roma e laurea in Scienze dei Servizi Giuridici o Giurisprudenza e comprovata esperienza nel ruolo o in ruoli analoghi. Richiesta conoscenza normativa privacy e inglese. Candidatura entro il 1° febbraio 2023.
Specialista Impianti Telecomunicazione a Bari. Richiesta la laurea Magistrale/Specialistica/Vecchio Ordinamento in Ingegneria delle Telecomunicazioni/Ingegneria Elettrica/Ingegneria Elettronica/Ingegneria Informatica e pregressa esperienza di 3-4 anni in analoga mansione.
Per tutte le opportunità di lavoro è possibile prendere visione al sito https://fscareers.gruppofs.it/jobs.php qui sono costantemente aggiornate le offerte.

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Concorso 791 funzionari ministero della Giustizia 2023. Requisiti e profili

Professioni più richieste nel 2023 per scegliere la formazione giusta

L’Osservatorio Data Lab di Assolavoro ha provveduto a stilare la lista dei lavori più richiesti nel 2023, dividendo gli stessi tra quelli ad alto, medio e basso profilo. Ecco qualche spunto per chi vuole entrare nel mondo del lavoro nei prossimi mesi.

Professioni più richieste ad elevato profilo

Trovare un lavoro non è semplice, spesso non mancano le opportunità, ma vi sono difficoltà nell’incontro tra domanda e offerta e il quiet quitting non aiuta. Ecco qualche spunto per trovarlo più facilmente. Tra i lavori ad elevato profilo, le figure più richieste riguardano sicuramente il mondo digitale, infatti le aziende sono sempre più dotate di strutture interconnesse ed è essenziale la raccolta dei dati. A ciò si unisce che la pandemia ha accelerato la corsa verso il lavoro smart e di conseguenza è necessario mettere a punto un sistema di gestione delle risorse umane digitale. Le aziende cercano:

  • Data Analyst / Data Scientist / Cyber Security Analyst;
  • social media manager;
  • Java / C++ Developer ;
  • Sviluppatore Python;
  • Machine Learning / AI (intelligenza artificiale) Expert;
  • Digital Project Manager.

Non solo professioni “digitali”, ma anche tradizionali, infatti le aziende sono alla ricerca di consulenti legali, esperti contabili, architetti.

Professioni più richieste nel 2023 di medio profilo

Per quanto invece riguarda le professioni con livello di formazione medio le figure ricercate sono:

  • progettista di impianti elettrici;
  • agenti immobiliari e agenti commerciali;
  • responsabile controllo qualità;
  • geometra di cantiere;
  • assistenza clienti;
  • Call / Contact Center e Receptionist;
  • e-commerce specialist;
  • contabili e addetti alla tesoreria;
  • Tecnico Elettromeccanico – Meccatronico;
  • addetti uffici gare.

In questo caso c’è una minore ricerca di personale legato alle nuove tecnologie, spicca l’e-commerce specialist, figura essenziale con l’evoluzione dello shopping online.

Richieste di personale a basso profilo

Non mancano ricerche di personale anche con qualifiche basse, in questo caso si tratta soprattutto di persone capaci di effettuare lavori manuali, tra queste ci sono:

  • elettricisti industriali e civili;
  • manutentori termo-idraulici;
  • Operai edili specializzati;
  • responsabili di magazzino;
  • carrellisti con patentino;
  • Operatori Macchine Utensili Cnc / Fresatori e Tornitori;
  • saldatori a filo/ addetti ai robot di saldatura;
  • montatori meccanici.

Se stai cercando un lavoro puoi anche sfruttare queste opportunità:
Concorso allievi Guardia di Finanza: 1410 posti. Bando e materiale studio

Concorso funzionari Agenzia delle Entrate, disponibili 2500 posti

Italo Treno assume personale a bordo con varie mansioni

Maxi concorso per 5.000 assunzioni negli enti locali. Profili richiesti

 

Bando Bit 2022: risorse per le imprese che aumentano la sicurezza sul lavoro

Dal giorno 7 novembre 2022 le imprese possono richiedere l’accesso ai contributi del bando Bit 2022 promosso dall’Inail con il centro di competenza Artes 4.0. I contributi sono volti a finanziare fino al 50% delle spese sostenute per l’aumento della sicurezza.

Bando Bit 2022: a chi è rivolto?

Il bando Bit 2022 prevede il riconoscimento di un contributo fino al 50% delle spese sostenute dalle imprese per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla riduzione del fenomeno infortunistico/tecnopatico o al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. Le risorse messe a disposizione sono due milioni di euro e ogni impresa può ricevere un importo del 50% per spese comprese tra 100.000 euro e 140.000 euro.

La domanda per accedere ai fondi del bando Bit 2022 possono essere presentate da start up, micro imprese, piccole, medie e grandi imprese, queste possono partecipare in forma singola o come partenariato. La procedura è aperta dal giorno 7 novembre e fino al giorno 16 gennaio 2022. La domanda deve essere presentata sulla piattaforma https://retecompetencecenter4-0-italia.it/artes/

Ogni impresa può presentare un solo progetto, lo stesso deve però essere ben dettagliato. In particolare deve prevedere:

  • un piano di intervento concreto e devono essere specificati in modo molto meticoloso i benefici in termini di aumento della sicurezza sul luogo di lavoro che il progetto può avere.
  • inoltre, visto il partenariato con Artes 4.0, il progetto deve prevedere il coinvolgimento nella fase di ricerca contrattuale e consulenza tecnologica del Centro di Competenza ARTES 4.0.

Chi è Artes 4.0?

Artes 4.0 è un’associazione senza fini di lucro riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito degli interventi connessi al Piano nazionale Industria 4.0 con focus di alta specializzazione nell’ambito delle aree della robotica avanzata e delle tecnologie digitali abilitanti collegate.
Artes 4.0 viene riconosciuto come soggetto di diritto pubblico a cui è associata anche l’Inail e diversi centri di ricerca universitaria.

Quali progetti possono essere finanziati con il bando Bit 2022 ( sicurezza sul lavoro)?

I progetti ammessi al finanziamento riguardano in modo specifico le aree:

a. Robotica e macchine collaborative;
b. Intelligenza Artificiale;
c. Sistemi di controllo model-based per sistemi multivariabili;
d. Tecnologie per l’ottimizzazione real-time di processo;
e. Applicazioni e tecnologie per archiviazione ed elaborazione di dati;
f. Infrastrutture software di base;
g. Tecnologie per la cyber-security;
h. Realtà aumentata e virtuale e sistemi di telepresenza multisensoriale;

I. Tecnologie robotiche e di realtà aumentata e di sistemi di sensori per la manutenzione predittiva e training;
j. Sensori realizzabili con diverse tecnologie;
k. Sviluppo e caratterizzazione materiali avanzati;
l. Digitalizzazione e robotizzazione di processi;
m. Tecnologie, reti e sistemi e comunicazione, wireless e wired.

Leggi anche: Bando Cultura Crea Plus: domande dal 7 novembre. Le imprese che possono accedere

 

 

Cartier assume: 450 posizioni aperte. Ecco quali sono e come candidarsi

Cartier, storico marchio del lusso che propone soprattutto gioielli, ma non solo, apre una nuova sede a Torino. Sono disponibili 450 posti di lavoro. Ecco i profili richiesti.

Cartier assume: i profili richiesti

Cartier è un’azienda francese, fondata a Parigi nel 1847, che da sempre si contraddistingue per stile, artigianalità e qualità dei prodotti. Fa parte del Gruppo Richemont, holding finanziaria svizzera a cui appartengono anche altri noti brand quali Montblanc, Van Cleef & Arpels e Piaget e ha sedi in molti Paesi nel mondo. Propone gioielli, ma anche orologi, pelletteria e profumi tutti contraddistinti dalla loro superba manifattura. Ora questa importante azienda assume in vista dell’apertura di una nuova sede operativa in Italia.

La nuova sede Cartier a Torino sarà disponibile a breve, lo stabilimento è insediato in un vecchio edificio abbandonato. Lo stesso è stato ristrutturato con criteri di eco-sostenibilità ed è pronto ad accogliere nuove figure professionali. Il requisito che tutti i lavoratori devono avere è l’ottima conoscenza della lingua francese. I nuovi assunti saranno 450-500 e i profili richiesti, con relativi requisiti, saranno:

  • Coordinatori logistica (laurea in ingegneria e specializzazione in supply chain, buona conoscenza di excel);
  • Stage sviluppo e industrializzazione prodotto (laurea magistrale in ingegneria, conoscenza dei metodi di produzione);
  • Tecnologo di sviluppo prodotto (ingegneria meccanica o almeno due anni di esperienza nello sviluppo e industrializzazione di un prodotto, deve conoscere criteri di lavorazione e progettazione meccanica e saper utilizzare software di progettazione 3D);
  • Orafo al banco (diploma o qualifica professionale in oreficeria, capacità di utilizzare gli strumenti necessari per la produzione orafa e per la finitura geometrica artigianale, senso dell’estetica e capacità di lavorare in team).

Come inviare la propria candidatura per essere assunti da Cartier

Per inviare la propria candidatura è necessario andare sul sito Cartier alla sezione “Lavora con noi”. Dopo essersi registrati sul sito sarà possibile inserire la propria candidatura per le posizioni aperte per le quali si presentano i requisiti e caricare il proprio curriculum. Al fine di ridurre l’inquinamento per la sede di Torino saranno preferiti candidati che vivono in città o comunque disposti al trasferimento.

Oltre a Torino, dove naturalmente le assunzioni disponibili sono di più visto che trattasi di nuova sede, c’è ricerca di personale anche a Milano e Firenze. Tutte le informazioni e le posizioni sono comunque indicate sul sito Cartier.

Chi entra in Cartier ha la fortuna di far parte di un team grande e soprattutto di un’azienda che supporta i propri dipendenti assicurando loro anche crescita personale e professionale attraverso i percorsi di formazione del Campus Cartier.

 

Concorso centri per l’impiego per diplomati (249 posti). Domanda entro il 30 settembre

Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 16 agosto 2022 due bandi di concorso per l’assunzione presso i centri per l’impiego della regione Lazio. I bandi sono rivolti uno ai laureati in materie giuridiche/economiche e l’altro a diplomati (naturalmente si può partecipare anche con titoli ulteriori rispetto al diploma). La domanda deve essere presentata entro il 30 settembre 2022. Vediamo i requisiti per il concorso centro per l’impiego diplomati che mette a disposizione 249 posti.

Concorso centro per l’impiego diplomati

Il primo concorso di cui parliamo è riservato ai diplomati, costoro possono accedere a 249 posti a tempo indeterminato in categoria C, posizione economica C1, in qualità di Assistente Mercato e Servizi per il lavoro. La principale attività che dovrà svolgere questo professionista sarà la gestione dei colloqui individuali e di gruppo mirati soprattutto a soggetti che si trovano in posizione svantaggiata. In un certo senso l’assistente dovrà svolgere le mansioni generalmente gestite dai navigator.

I requisiti per l’accesso al concorso per il potenziamento dei centri per l’impiego della regione Lazio sono quelli generalmente richiesti per la partecipazione a pubblici concorsi, quindi maggiore età, godimento dei diritti civili e politici, requisiti morali e di onorabilità. Per quanto riguarda i titoli di studio è richiesto un diploma che dia accesso all’iscrizione presso una facoltà universitaria.

Per poter partecipare al concorso è necessario versare la tassa di concorso del valore di 10,33 euro da effettuarsi online attraverso il servizio PagoPA – Pagamenti OnLine, entro il temine previsto per la presentazione della domanda. La ricevuta del pagamento dovrà essere presentata al momento dello svolgimento della prima prova.

L’iscrizione al concorso avviene esclusivamente per via telematica al sito https://www.inpa.gov.it/ . Per potersi registrare è necessario avere un codice di identità digitale: Spid, Cie o Cns. Inoltre è necessario essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Come si svolge il concorso centro per l’impiego Lazio (diplomati)?

Il concorso prevede 2 prove di cui una scritta e l’altra orale. La prima prova scritta potrà essere espletata anche in forma decentrata, in più sessioni non contestuali e soprattutto sarà svolta con strumenti informatici.

Consiste in 40 quesiti a risposta multipla da risolvere in 60 minuti. Verterà su elementi di diritto amministrativo, legislazione sociale, diritto del lavoro. La prova si intende superata con un punteggio di 21/30. Per conoscere in modo esatto tutte le materie di concorso vi invitiamo a scaricare il bando in allegato all’articolo.

La prova orale sarà espletata in videoconferenza, proprio per questo motivo fin dalla compilazione della domanda di partecipazione sarà necessario dichiarare di essere in possesso di strumenti idonei alla videoconferenza ( connessione internet stabile, webcam, microfono e tutto ciò che occorre).

Segue la valutazione dei titoli.

Scarica al link seguente il bando regione-lazio-bando-concorso-assistenti-mercato-e-servizi-lavoro

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Concorso infermieri: nuove opportunità con iscrizioni aperte fino al 12 settembre

Concorsi: pubblicato il bando per 1394 posti per diplomati e laureati